Gente in Movimento
  • Home
  • Chi siamo
  • Notizie
  • Collaboratori
  • Rivista
    • Sfoglia GM
    • Scarica GM
    • Regala GM
  • Contatti
  • Sponsor & Partner

Usura in Italia, piaga da contrastare

7/9/2017

0 Commenti

 
Foto
Intervistiamo il Presidente di A.E.C.I. Leonardo Peruffo relativamente al triste fenomeno dell’usura.
Presidente Peruffo, quanto è ancora radicato il fenomeno dell’usura in Italia?
Purtroppo, e questo visto dall’osservatorio della nostra Associazione Consumatori A.E.C.I., il fenomeno “usura” è fortemente radicato su tutto il territorio Nazionale e questo ancor di più dall’inizio della crisi finanziaria del 2007/2008. Dopo dieci anni il fenomeno si è poi ingigantito grazie all'indebitamento tramite le Finanziarie. Ai nostri sportelli si rivolgono centinaia di persone, dall’operaio all’impiegato, che seppur con buoni stipendi si trovano costretti a vivere con 200/300 euro al mese. Molti di loro stipulano più contratti di finanziamento per cifre esigue ma con tassi di interesse anche oltre il 15% con società che al momento della firma non controllano se il soggetto sia già impegnato con altri finanziamenti per poi avvalersi, in caso di insolvenza, sul Tfr. Negli ultimi anni, molti privati oltre ai soliti canonici usurai, subodorando il business, si sono improvvisati strozzini, prestando i soldi ad amici e colleghi in difficoltà economica a causa delle finanziarie. Questi “signori” applicano tassi di interesse almeno del 15% mensile, facendo in modo che in un anno possano esigere più del doppio del prestito iniziale. Nel 2015/2016 il numero dei sovraindebitati è cresciuto in maniera talmente massiccia da impegnare tutte le Associazioni in cause legali quotidiane.
 
Ci sono delle categorie maggiormente colpite?
Oltre alle categorie già citate oggi il fenomeno colpisce, fortemente e in tutta Italia, le imprese, che storicamente sono fra i soggetti più esposti. Per questa categoria nel 2015 l'usura è cresciuta del 30% così come le estorsioni passate dal 18 al 25% per poi subire minacce e danni alle attività. Da un punto di vista sociologico, le vittime degli strozzini però non sono solo gli imprenditori e/o giocatori d'azzardo, ma con sempre maggiore frequenza persone con il reddito fisso che hanno cercato di vivere una vita al di sopra delle proprie possibilità. Da qui al sovraindebitamento il passo è breve. Il vergognarsi per essere un indebitato e un usurato rende difficoltoso fare partecipi del problema i familiari, anche quelli più stretti. Ci si sente umiliati dal fatto che gli altri conoscano i problemi economici e si fa di tutto per nasconderli e il non volere che si sappia che mancano i soldi per la gestione quotidiana fa sì che si creino montagne di debiti anche con veri criminali.
 
Quali sono le azioni più immediate che bisognerebbe intraprendere per contrastare questa piaga?
Contrastare la piaga dell’usura si può ma solamente attraverso politiche di crescita e politiche di credito più flessibili, soprattutto nei riguardi dei piccoli imprenditori che tante volte sono le prime vittime dell’usura. Occorrerebbe altresì la ricerca di risorse interiori, familiari e sociali facendo in modo che le persone usurate non si sentano giudicate e trovino un terreno di accettazione e accoglienza e quindi la forza e il coraggio di denunciare. Oggi A.E.C.I. e molte altre associazioni, grazie anche alla Legge n° 3 del 27 Gennaio 2012, giornalisticamente chiamata “Legge salva suicidi” o “Legge cancella debiti”, cercano di trovare possibili soluzioni alle situazioni di sovraindebitamento dei soggetti non fallibili. È una Legge ormai in vigore da alcuni anni, ma non è ancora ben conosciuta, né dai cittadini, né dagli operatori del diritto. Questa Legge non è certamente uno strumento a disposizione di furbetti che vogliono eludere gli impegni presi, ma è uno strumento che consente al debitore di fare fronte ai propri debiti in modo coerente con le proprie risorse, sollevando lo stesso dalla pressione psicologica che il sovraindebitamento crea, ma cercando di garantire anche ai creditori la migliore soddisfazione possibile.
 
A cura della redazione
© Gente in Movimento - riproduzione riservata

0 Commenti

Il tuo commento sarà pubblicato dopo l'approvazione.


Lascia una risposta.

    RUBRICHE

    Tutto
    ATTUALITÀ
    BENESSERE E BELLEZZA
    CONSUMATORE
    COSTUME E SOCIETÀ
    DESIGN
    ECONOMIA E LAVORO
    EUROPA
    Eventi
    EVENTI E SPETTACOLI
    FOOD & WINE
    FOTOGRAFIA
    IMPRESA
    INNOVAZIONE
    MODA
    MOTORI
    Musica
    POLITICA
    PREVIDENZA
    PROFESSIONI
    Rasesgna Stampa
    SICUREZZA
    SPORT
    TEMPO LIBERO
    VIAGGI

    ARCHIVIO

    Febbraio 2021
    Gennaio 2021
    Dicembre 2020
    Novembre 2020
    Ottobre 2020
    Settembre 2020
    Agosto 2020
    Luglio 2020
    Giugno 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Febbraio 2020
    Gennaio 2020
    Dicembre 2019
    Novembre 2019
    Ottobre 2019
    Settembre 2019
    Agosto 2019
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Maggio 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Luglio 2017
    Maggio 2017
    Marzo 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Settembre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015
    Agosto 2015
    Luglio 2015
    Giugno 2015
    Maggio 2015
    Aprile 2015
    Marzo 2015
    Febbraio 2015
    Gennaio 2015
    Dicembre 2014

Copyright © 2019 GENTE IN MOVIMENTO. Tutti i diritti riservati
Testata giornalistica iscritta nel Registro della Stampa del Tribunale di Aosta - aut. n° 3/2014
Proprietario ed Editore: DGConsulting s.c. (P.IVA 05034680966), con iscrizione al ROC n° 24934.
​Direttore responsabile: Secondo Sandiano
Per qualsiasi comunicazione: redazione@genteinmovimento.com -  Collabora con noi
Iscriviti alla Newsletter