Oltre all’Avv. Di Loreto, i relatori che hanno preso la parola sono stati l’Avv. Giovanni Cinque, esperto legale dell’INRL, l’Avv. Michele Rondinelli, esperto legale SDL, moderati da Secondo Sandiano, Presidente del Consiglio provinciale dell’ANCL - SU di Imperia e Direttore di Gente in Movimento. Hanno portato i saluti dei rispettivi ordini il Dott. Francesco Cerqueti, Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Imperia, Dott. Giuseppe La Rocca, Presidente dell’ODCEC di Sanremo, l’Avv. Maurizio Novaro, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Imperia. In apertura è stato letto un messaggio del giudice Dott. Paolo Luppi.
Durante il convegno si è discusso su come a volte gli istituti di credito pongano in essere operazioni che portano l’azienda ed il privato a situazioni di soccombenza, tramite anomalie bancarie (usura e anatocismo sui conti correnti), irregolarità fiscali (atti impositivi e cartelle esattoriali) ed anomalie finanziarie (derivati, swap, mutui e leasing). Si sono prospettati quelli che sono gli strumenti che i professionisti possono invocare a tutela dei propri clienti, messi a disposizione dall’ordinamento giuridico, su tutti la legge n. 108/96 che reca disposizioni in materia di usura. Si è posto in evidenza come tale legge debba essere maggiormente portata a conoscenza sia nei confronti degli esperti che devono offrire un servizio di tutela, sia nei confronti dei privati che si rapportano direttamente con le banche.
Come anticipato, è stata l’occasione per la Fondazione SDL di presentare il suo primo report a seguito dell’analisi di più di 170.000 operazioni bancarie e finanziarie. I risultati ottenuti sono interessanti, infatti si è scoperto che su circa 46.887 conti correnti di imprese analizzati, quasi il 98% presenta anomalie. Un dato che ha suscitato molto clamore tra il numeroso pubblico intervenuto.
Come è stato sottolineato dall’Avv. Di Loreto, si riscontrano alcune difficoltà nel far condannare gli istituti di credito, spesso infatti si ottiene l’archiviazione da parte della Magistratura, in quanto pur accertando il profilo oggettivo dell’illecito, non si riesce ad appurare quello soggettivo, non riuscendo a causa delle lacune burocratiche, ad accertare quale persona in concreto abbia dato il via all’operazione.
Inoltre è stato ricordato come l’usura sia un reato cosiddetto di pericolo, che si consuma al momento della pattuizione e non nel momento dell’esecuzione del contratto. Si è discusso, a titolo esemplificativo, il caso in cui un contratto preveda un tasso d’interesse del 16%, pur essendo in vigore un tasso legale del 12%, ed è stato visto che anche nell’ipotesi in cui il tasso al 16% non venga applicato, ma si rimanga nel limite del 12%, comunque scatta il reato, in quanto come si è detto, si focalizza l’attenzione al momento della pattuizione. Anche in questo caso, questa specificazione, è stata di notevole aiuto soprattutto per i non addetti ai lavori, troppo spesso soggetti passivi delle condotte poste in essere dalle banche, non essendo pienamente calati nelle logiche finanziarie.
Un ulteriore aiuto nel valutare se un determinato contratto presenta anomalie, è stato dato nell’indicare come si debba valutare lo stesso nel suo complesso e non per singole clausole, questo perché un’analisi “a pezzi”, potrebbe portare a valutare l’operazione bancaria come immune da vizi e le singole clausole come innocue. Al contrario, un’attenta visione d’insieme potrebbe ricondurre l’operazione nel solco delle anomalie prima ricordate e, dunque, ad una possibile richiesta di restituzione di denaro, indebitamente percepito, nei confronti delle banche.
Durante il convegno, organizzato con il patrocinio del Comune di Sanremo, si sono poste le basi per future collaborazioni tra la Fondazione SDL ed i vari Ordini professionali, all’insegna dell’educazione finanziaria di tutti quei soggetti che si trovano ad interagire con gli istituti di credito, in un settore troppo spesso poco conosciuto.
A cura di Igor Mana