Un lungo cammino cominciato nella primavera del 2008. Un progetto capace di trasformare letteralmente una città capoluogo di una provincia, delle aree interne del Mezzogiorno, rinnovandone ambizioni e competitività. Uno sforzo amministrativo enorme, basti pensare al finanziamento di circa novanta milioni di euro ottenuto dal nostro Comune - distintosi in questi sette anni per capacità di programmazione e spesa dei fondi Ue - e ai tanti cantieri in chiusura e in itinere disseminati per la città. Una scommessa vinta. L’evidente dimostrazione che è possibile cogliere e ottimizzare le opportunità legate ai finanziamenti europei se solo si punta sulla sinergia istituzionale e su una pianificazione intelligente e moderna.
Il percorso, dicevamo, è partito nel 2008. A segnare il via, la scelta dell’allora Giunta Regionale di sviluppare il sistema policentrico delle città campane attraverso piani integrati finalizzati ad aumentare la coesione sociale ed innalzare il livello di qualità della vita, la competitività e l’attrattività dei sistemi urbani territoriali. Venti le città comprese nel progetto, tutte con popolazione superiore ai 50.000 abitanti.
Riqualificazione ambientale, rigenerazione economica e sociale, riorganizzazione e valorizzazione degli spazi urbani sottoutilizzati o non utilizzati per la realizzazione di parchi urbani, centri commerciali naturali, laboratori artigianali, aree espositive e attività di aggregazione, potenziamento di sistemi di mobilità locale: questi gli obiettivi sanciti nel protocollo d’intesa per l’attuazione del PIU Europa sottoscritto tra il Comune di Benevento e la Regione Campania nel 2008.
Un impegno che abbiamo mantenuto, predisponendo innanzitutto un’intensa stagione di programmazione partecipata, che ha visto il coinvolgimento dei diversi stakeholders pubblici e privati nel processo di progettazione e definizione del “PIU”.
Il risultato? Ventiquattro opere pubbliche e una città trasformata. Mi limito a citarne due, entrambe riguardanti le aree popolari di Benevento.
La prima, denominata “Spina Verde”, insiste nel rione Libertà, il quartiere più popoloso e popolare della città. Qui abbiamo creato spazi con funzionalità differenti, tutti a servizio delle famiglie: un parco urbano con passeggiate e percorsi ciclabili, una mediateca, un percorso comprensivo di vasche d’acqua fiancheggiate da alberature e passeggiate pedonali, un’area sportiva, un auditorium musicale attrezzato anche per la registrazione video e sonora degli eventi.
L’altra significativa azione di riqualificazione urbana che voglio ricordare, è quella relativa al rione Ferrovia. In questo caso, all’ammodernamento di uno dei viali storici della città abbiamo unito la valorizzazione della Colonia Elioterapica, un complesso storico che raggruppa e coordina l’attività di diverse discipline sportive ed è organizzato come una struttura polifunzionale costituita da impianti coperti e aree sportive all’aperto, il restauro del ponte Vanvitelli, il rifacimento di due importanti piazze del quartiere.
Testimonianze di un ampio progetto che mira a costruire la Benevento del futuro. Una città ora pronta al salto di qualità perché finalmente capace di abbinare al suo straordinario patrimonio storico e culturale, una configurazione urbana moderna rispettosa dell’ambiente e delle attese dei suoi cittadini.
A cura di Fausto Pepe