«Sono molto affezionato all’Italia, racconta Michael Stausholm, Non solo per l’ottimo cibo, vino e persone, ma perché l’Italia è diventata molto velocemente uno dei mercati più grandi per le nostre matite Sprout. Sono principalmente le aziende, ma anche i consumatori italiani che acquistano attraverso la vendita al dettaglio locale, Amazon o il webshop di Sprout». La tendenza a prediligere l’ecocompatibilità è molto cresciuta negli ultimi cinque anni in Italia anche in ambito business. «Non si tratta più solo di acquistare la cosa più economica da regalare a clienti o dipendenti. Un’azienda italiana oggi è molto più preoccupata per la propria immagine aziendale, basata su valori come il rispetto e il purpose o “scopo”. Vuole impegnarsi nella cura dell’ ambiente, anche quando si tratta di omaggi. Si guarda anche il dono che un’azienda fa, se è originale e se denota in sé che l’impresa è veramente impegnata nella sostenibilità con serietà. Una credibilità difficile da affermare se un’azienda continua a scegliere prodotti promozionali tradizionali come la tipica penna di plastica, pendrive o portachiavi», afferma Stausholm.
Visto l’apprezzamento dell’Italia per i prodotti Sprout, a quando un ufficio nel nostro Paese? «Sprout ha alcuni ottimi partner in Italia, risponde l’imprenditore danese, ma poiché è il nostro mercato più grande, stiamo sicuramente guardando all’Italia come il prossimo Paese dove aprire un ufficio oltre alla Danimarca e agli Stati Uniti, dove abbiamo uffici».
Sprout, aggiunge il manager, nasce con la mission di combattere l’uso della plastica e di stimolare persone e aziende ad adottare comportamenti più eco-sostenibili. Questo impegno è ancora al centro del nostro dna. Noi vogliamo che le persone pensino: se posso piantare un mozzicone di matita invece di gettarlo via, cosa altro posso fare per lasciare un impatto positivo per il future del pianeta? Tutti noi dobbiamo iniziare da un qualche gesto concreto». Il brevetto globale riservato alle matite per scrivere piantabili (realizzate in legno sostenibile, grafite e argilla, biodegradabile al 100%, non contenenti piombo o altre sostanze tossiche e disponibili in 10 varianti tra erbe aromatiche, piante e fiori come il pomodoro e le margherite), è stato, dunque, esteso anche al settore della bellezza. Con la nuova serie Sprout Liners, anche le matite da trucco possono essere piantate e tornare a nuova vita sotto forma di fiori selvatici: ultima arrivata nel settore beauty, la matita per sopracciglia.
«L’industria cosmetica ha bisogno di una spinta per offrire soluzioni di consumo sostenibili e produrre in modo più sostenibile, conclude il fondatore di Sprout. Crea ancora molta plastica e rifiuti inutili che danneggiano l’ambiente. Con il nostro trucco piantabile vogliamo dimostrare che è possibile progettare prodotti naturali di alta qualità che abbiano una seconda vita dopo l’uso e restituiscano effettivamente qualcosa di positivo al pianeta. L’Italia è un mercato forte per la cosmetica e penso che le donne italiane, soprattutto le giovani generazioni, siano pronte a provare prodotti più innovativi ed ecologici. Le nostre matite per il trucco piantabili sono diventate popolari sia come idea regalo ad amici o familiari sia come segno distintivo personale, per dimostrare di essere all’avanguardia in tema di sostenibilità e di sapersi prendere cura del pianeta»