Certamente il sistema di gestione della sosta, Ipark, che ha ricevuto riconoscimenti a livello internazionale per l'innovazione tecnologica. Attraverso questo sistema è possibile avere ogni dato legato all'utilizzo degli spazi pubblici dedicati alla sosta in centro storico, conoscerne la domanda, dare un servizio di informazione affidabile e in tempo reale all'utenza sulla disponibilità di posti auto, eliminare il traffico parassita di chi cerca parcheggio, gestire in modo efficace il sistema tariffario in modo da indirizzare verso l'esterno la sosta di lunga durata e verso le zone più centrali quella di breve durata così da rispondere alle esigenze delle diverse categorie di utenti della città, sia sistematiche che occasionali. A ciò si aggiunge la possibilità di controllo del valore economico dello spazio pubblico e la possibilità per l'amministratore di effettuare scelte trasparenti e condivise.
Oltre a Ipark sono attivi in città il sistema di bikesharing, attivo dal 2010 e potenziato negli ultimi anni, che può contare su 22 stazioni, 228 colonnine di aggancio per un totale di più di 45.000 km percorsi annualmente e un centinaio di bici pubbliche. Anche le informazioni sulla mobilità sono 2.0: paline a messaggio variabile sul trasporto pubblico, totem informativi interattivi, una app sulla mobilità che in tempo reale fornisce informazioni utili a pianificare il viaggio con qualsiasi mezzo; informazioni sulla sosta a pagamento (stalli liberi e occupati via per via), info sul trasporto pubblico, sul bikesharing, sulle colonnine di ricarica elettrica, sulle bikestation (stazioni videocontrollate dove i cittadini possono parcheggiare al sicuro le proprie bici private)… tutto ciò che può aiutare l'utente a scegliere consapevolmente come muoversi.
A livello scolastico il Comune di Treviso è stato uno dei primi in Italia ad estendere il concetto di “azienda” a tutti gli istituti scolastici primari e secondari di primo grado istituendo al figura del mobility manager nella scuola ed ha coinvolto 6.000 bambini tra scuole elementari e medie in un grande progetto educativo il cui obiettivo è la promozione della mobilità sostenibile, la messa in sicurezza dei percorsi casa-scuola e la riduzione degli spostamenti in auto. Il progetto ha avuto il cofinanziamento del Ministero dell'Ambiente e i risultati sono stati monitorati anno per anno, dimostrando che in particolare in alcuni istituti scolastici si sono ottenuti risultati veramente interessanti ed incoraggianti.
Tra le grandi innovazioni va citato sicuramente il sistema di controllo degli accessi alla Ztl installato di recente ed il portale web dedicato per la richiesta dei pass di accesso. Il sistema è stato avviato da poche settimane ma già sono tangibili i primi risultati. Il flusso di veicoli in acceso alla ZTL si è dimezzato e chi ha bisogno di accedere alla ZTL può farlo anche solo un minuto prima, utilizzando uno strumento semplice e veloce alla portata di tutti usando lo smartphone, o un pc o un tablet, per evitare la perdita di tempo di recarsi all'ufficio permessi come si doveva fare in passato.
In che cosa Treviso può considerarsi un modello da imitare per altri comuni e, perché no, a livello nazionale?
Nella conferenza finale del progetto europeo PERTH - di cui la città di Treviso è stata partner insieme alla società di trasporto pubblico MOM spa - è emerso che le città di medie piccole dimensioni come il capoluogo trevigiano hanno il vantaggio di poter implementare nuovi servizi, anche di natura sperimentale, con delle startup dalle piccole dimensioni, e quindi dai costi contenuti, riuscendo però a monitorarne l'efficacia in tempi brevi. A Treviso abbiamo la fortuna di avere degli utenti molto reattivi e sensibili alle novità soprattutto in materia di mobilità: come sempre la mentalità aperta e disponibile al cambiamento è un enorme opportunità per la città e una grande sfida per chi la amministra.
L’Unione Europea può essere di supporto per le realtà comunali?
Certamente sì, come abbiamo già avuto modo di toccare con mano nel corso del progetto PERHT, cofinanziato dall'Unione Europea che ha consentito la realizzazione della App TreviMove, delle tre bikestation, del servizio di ricarica elettrica in centro storico e del servizio CallTaxi come servizio taxi a tariffa ridotta per gli abbonati bus negli orari in cui il servizio bus è sospeso (questo servizio è stato monitorato e, avendo registrato bassissimi numeri di utilizzatori è stato interrotto e Mom sta studiando altre forme di servizi a chiamata più calzanti rispetto alle reali esigenze dell'utenza).
A cura della redazione