I fiumi di risorgiva Sile e Cagnan (quest’ultimo ramo del Botteniga) s’insinuano tra le vie del centro storico, racchiuso da mura cinquecentesche, creando atmosfere uniche.
Le case porticate con le suggestive facciate affrescate che si riflettono sul canale dei Buranelli e l’Isola della Pescheria, concepita nel fiume Cagnan per ospitare il mercato del pesce, rivelano lo stretto legame di Treviso con le sue acque.
Tesori artistici sono racchiusi nel polo museale di Santa Caterina dei Servi di Maria, tra cui il ciclo delle storie di Sant’Orsola di Tommaso da Modena, e alcune opere di G. Bellini, Lotto, Tiziano, J. Bassano; il polo ospita anche diverse mostre temporanee.
Inoltre, ad ottobre 2015, dopo 3 anni di lavori di recupero strutturale, è stata riaperta la sede storica dei Musei cittadini, il Museo Luigi Bailo, inaugurato al pubblico nel 1888 nell’ex convento degli Scalzi di Borgo Cavour.
In veste totalmente rinnovata sia nell’architettura che negli allestimenti ora custodisce una collezione d’arte di indubbio valore, soprattutto per l’eccezionale raccolta di Arturo Martini, riconosciuto come uno dei più grandi scultori italiani del Novecento.
Cuore della città e luogo di incontro dei trevigiani è piazza dei Signori con il suo Palazzo dei Trecento e la Loggia Dei Cavalieri, edificio unico nel suo genere in Europa, realizzato nella seconda metà del 1200.
Tutto attorno, passeggiando nella piacevole zona a traffico limitato e pedonale, magari dopo aver fatto qualche acquisto in uno dei tanti negozi, è possibile fermarsi in qualche locale caratteristico e degustare i prodotti tipici di stagione: l’asparago bianco di Cimadolmo IGP, il formaggio Casatella DOP, il radicchio rosso di Treviso e il radicchio variegato di Castelfranco IGP, e i vini DOC e DOCG, tra cui il rinomato Prosecco, oltre al celebre dolce Tiramisù.
I più sportivi, invece, potranno noleggiare una bicicletta del servizio cittadino di bikesharing e cimentarsi alla scoperta del fiume Sile, facilmente raggiungibile dal pieno centro della città e lungo il quale corre la pista ciclabile “Greenway” del Parco Naturale Regionale del fiume Sile.
A cura di Paolo Camolei