Da questo ‘uovo di Colombo’ è nata l’idea di TakeAStay, la prima piattaforma online indipendente realizzata da Hotelnerds by Easyconsulting, un team di informatici che da anni lavora nell’hotellerie, per conto dei singoli albergatori e subito avallata da Federalberghi Lazio presieduta da Walter Pecoraro.
La storia di questa operazione ha inizio nel febbraio, quando la crisi devastante causata dall’emergenza Covid-19, ha azzerato le prenotazioni (-92%) e di conseguenza le vendite di camere d’albergo in Italia nel periodo marzo-maggio. Inizialmente TakeAStay era stato pensato come un ‘bond alberghiero’ per assicurare liquidità agli albergatori, in poche settimane questa intuizione, quella che voleva essere uno strumento gratuito per l’hotellerie, è diventata un vero e proprio portale indipendente degli albergatori per contrastare lo strapotere delle OTA, Online Travel Agency come Expedia e Booking.com.
Grazie alla adesione di oltre 350 albergatori italiani, raggiunta in sole due settimane, TakeAStay, ha dato vita ad uno dei primi esperimenti, in Italia, di portale alternativo in grado di disintermediare ed assicurare il contatto diretto tra albergatori e consumatori, ma anche tra albergatori ed operatori turistici, con bond alberghieri, voucher, buoni-regalo e offerte promo rivolte direttamente alla clientela, senza dover più sottostare alle esose commissioni dei colossi online che talvolta arrivano anche al 35%. Di fatto il primo sistema di vendita flessibile dove l’albergatore vende le sue offerte senza commissioni.
“Appena raggiunti i 1000 aderenti” spiega Fabrizio Zezza, Ceo di Hotelnerdes by Easyconsulting, ideatore del progetto insieme a Walter Pecoraro, Presidente di Federalberghi Lazio, “daremo vita ad un modello di marketing ‘contributivo’, ovvero una strategia di diffusione alimentata dal contributo di contenuti di ogni singolo albergatore e verrà avviata una massiccia azione promozionale su tutti i canali social, in una sorta di networking molecolare, che si autoalimenterà e crescerà grazie alla dinamicità di tutti gli albergatori che lo utilizzeranno per le loro promozioni e vendite.” TakeAstay conterrà, quindi, ogni tipologìa di offerta che il singolo albergatore intende veicolare con questo strumento, dal vouchering al ticket, dai buoni-spesa (bond), fino alla vendita diretta, senza intermediazione e, se vuole, direzionando sempre il cliente solo al sito ufficiale dell’albergo prescelto.
“Non stiamo parlando di un’operazione commerciale” conclude Zezza “bensì di uno strumento altamente democratico, un portale di disintermediazione che verrà costantemente monitorato da un ‘organismo di vigilanza’ composto da professionisti super partes e rappresentanti della categoria, che avrà il compito di scongiurare azioni scorrette a danno degli albergatori che partecipano a TakeAStay e moltiplicare opportunità di vendita delle camere.”
Per i pagamenti diretti di bond alberghieri, voucher o acquisti-buoni, TakeAStay si avvale dell’interfaccia PayPal al quale, presto, si affiancheranno altre società di servizi di pagamento digitale per agevolare gli acquisti.
Ma c’è di più: nelle intenzioni del team informatico e degli stessi albergatori, TakeAStay vuol diventare un valido ‘alleato’ nella collaborazione operativa tra albergatori ed operatori turistici italiani che, oggi più che mai, sono orientati a realizzare pacchetti di viaggi e soggiorni in Italia, dal momento che, con la crisi derivante dall’emergenza coronavirus, il mercato estero rimarrà bloccato per diversi mesi.
L’interazione del portale con le proposte dei tour operator potrebbe diventare una delle soluzioni più efficaci per rilanciare il turismo italiano. Del resto, già prima dell’emergenza covid-19, le strutture alberghiere italiane potevano contare su un buon 45% di clientela italiana. Si tratta dunque di mirare l’offerta e compensare in parte la perdita di oltre 85 milioni di pernottamenti andati in fumo nel primo semestre dell’anno. Con l’evoluzione e lo sviluppo operativo di TakeAStay, è possibile che la drammatica crisi che ha colpito gli albergatori italiani, come tutti gli altri soggetti della filiera turistica del nostro Paese, diventi meno pesante.
“Si tratta di un’opportunità davvero unica” spiega Walter Pecoraro, albergatore romano da oltre 25 anni “per contrastare il ‘cartello’ dei colossi internazionali della prenotazione online, o comunque di una efficace alternativa, che di fatto può creare un mercato ‘parallelo’ nel quale gli albergatori, soprattutto le piccole e medie strutture, potranno finalmente riconquistare un rapporto diretto con la clientela e magari fidelizzarla con operazioni promozionali ad hoc. La forza di TakeAStay sarà direttamente proporzionata alla quantità e qualità di offerte che ogni singolo albergatore potrà e vorrà caricare nel sito web. In pratica il sistema si autoalimenterà con le proposte inserite dagli stessi ‘soci’ del portale. Ovviamente più saremo in questo nuovo canale e più forza avremo sul mercato.”
E proprio la stagione estiva 2020, in buona parte compromessa dall’emergenza coronavirus, potrà essere un valido ‘banco di prova’ per capire quanto e come TakeAStay sarà in grado di giocare un ruolo strategicamente positivo per l’hotellerie italiana.
Una chance innovativa per rilanciare l’ospitalità organizzata del nostro Paese, che si avvale di un’offerta complessiva di 32mila strutture alberghiere da una a cinque stelle, con un sistema indipendente e autosufficiente, dai costi limitati (il canone mensile è di poche decine di euro) e da capacità di crescita legate esclusivamente alla creatività e produttività dei singoli albergatori.
A cura di Andrea Lovelock.