Nonostante la disoccupazione stia cominciando a diminuire rispetto al picco del 13% raggiunto nel mese di novembre 2014, rimane comunque di oltre 1,3 punti percentuali al di sopra rispetto alla media dell’Eurozona. Il Jobs Act non ha sortito gli effetti sperati e si è rivelato l’ennesima dimostrazione che per creare lavoro in questo particolare contesto storico non servono decreti legge ma bensì un serio rilancio dell’imprenditoria. |
Ulteriori ostacoli che si pongono davanti a chi volesse dare vita ad una start-up sono anche di carattere burocratico: l’affitto degli immobili dedicati ad attività commerciali e uffici è regolamentato da una legge degli anni 70, che sancisce in 12 anni la durata minima del rapporto. Questo significa che chiunque volesse affittare un locale da adibire a sede della propria attività deve stipulare un contratto di oltre un decennio, e anche quando questo non dovesse rappresentare un problema, la Legge obbliga il proprietario dell’immobile a fissare il canone mensile per l’intero periodo senza possibilità di modificarlo in seguito. Chi volesse affittare il proprio immobile ad un prezzo di favore iniziale (ad esempio, ad un giovane intenzionato ad aprire un’attività), per poi operare modifiche in seguito si trova del tutto bloccato da un sistema, a nostro parere, inutilmente rigido e del tutto anacronistico.
Il vero problema in Italia non è la mancanza di idee, bensì l’assenza di politiche economiche e di un substrato sociale atti a metterle in pratica nel modo più semplice possibile. Tratto da: sportellostage.it/news/ apprendistato – lavoro – formazione.
A cura di Simone Pivotto