Durante il tragitto che siete soliti percorrere tra casa e luogo di lavoro, vi è mai accaduto di non accorgervi del trascorrere del tempo, oppure di non “registrare” se il BAR che solitamente frequentate fosse aperto? O ancora, se durante il percorso fossero presenti dei lavori in corso? A cura di Gabriele Azzi |
La ricerca.
Studiare il cervello nel contesto “cognitivo” e riconoscere le sue “zone erronee” aiuta a comprendere gli errori della nostra mente e come compensare con strategie anticipatorie. Altro tema è quello comportamentale: riconoscere quali sono gli stimoli sociali o personali che inducono a fare scelte più o meno condizionate. Le emozioni e gli atteggiamenti, quali la rabbia o la distrazione, giocano un ruolo importante nelle scelte dei nostri comportamenti.
La divulgazione.
Offriamo percorsi formativi di vario genere: il cervello alla guida, formare i formatori, ansia e paura di guidare e gestione dei conflitti. Guidare nei Tunnel è, in particolare, un corso teorico e pratico in collaborazione con l ‘Agenzia di Sicurezza del Tunnel del Monte Bianco. Tale corso permette di conoscere i comportamenti errati e corretti in casi di emergenza nei tunnel. La versione “on site” si svolge presso il Tunnel del Monte Bianco e permetterà ai partecipanti di visitare la regia per il controllo H24 degli eventi, entrare con le unità di emergenze all’interno delle stanze di sicurezza e visitare le stazioni dei vigili del fuoco dedicate unicamente all’emergenza del tunnel. A settembre di quest’anno abbiamo inaugurato la seconda edizione della M.U.S.T. summer School, presso l’università Bicocca di Milano. Le Summer School universitarie sono eventi formativi della durata di una settimana in cui partecipano docenti di varie competenze. M.U.S.T. - acronimo di Mobility Urban Safe and Training - è un progetto formativo che raccoglie il contributo di sociologi, psicologi, istruttori di guida e Polizia Stradale che convergono tutti verso l’obiettivo di formare i partecipanti e qualificarli come “esperti in sicurezza stradale”.
L’assistenza.
Progetto ambizioso, in collaborazione con psicologi di esperienza internazionale. L’obiettivo è di creare una rete Nazionale che permetterà di offrire una assistenza psicologica sia alla vittima che all’autore dell’incidente stradale. SP4D si pone l’obbiettivo di promuovere, in ambito della sicurezza stradale, l’innovazione dal “basso” e lo sviluppo di progetti centrati sui bisogni delle persone che utilizzano la strada. L’associazione intende favorire il dibattito sul problema dell’incidentalità stradale a livello nazionale, promuovere miglioramenti e soluzioni ai problemi di educazione e formazione e stimolare, in ultima istanza, l’introduzione della psicologia della mobilità.