Questo ci accade perché i nostri organi di senso inviano informazioni parziali dell’ambiente al nostro cervello, che le elabora in modo attivo, riorganizzandole in una ricostruzione abbastanza fedele della realtà. Tuttavia, sempre di ricostruzione si tratta!
È come se avessimo a che fare con un videogioco, il miglior videogioco disponibile sul mercato, ma non si tratta della realtà oggettiva.
Per esempio, le righe orizzontali dell’immagine qui sotto, sono parallele tra loro o sono flesse?
E il modo in cui il nostro sistema nervoso centrale organizza le informazioni prevale sulla conoscenza, infatti non riusciamo a vedere le righe diritte anche se sappiamo che sono parallele tra loro.
Il nostro sistema percettivo è quindi un sistema molto potente che permette di adattarci alla realtà esterna ma può trarci in inganno in alcune situazioni, risultando poco flessibile a modificazioni e andando a influenzare le nostre aspettative in modo erroneo.
Questi errori percettivi accadono molto più spesso di quanto pensiamo.
Tutti i nostri organi di senso hanno dei limiti, non riescono cioè a cogliere stimoli cha hanno un’intensità inferiore ad una certa soglia, specifica per ciascun organo di senso. Il nostro sistema nervoso centrale fa del suo meglio per colmare queste lacune, ricostruendo però, in alcuni casi, le informazioni mancanti in modo errato, non permettendoci di avere completamente sotto controllo l’ambiente in cui ci muoviamo.
Le alterazioni possono riguardare anche i colori: i due grigi dell’immagine sotto sono della medesima intensità?
Analogamente, la segnaletica orizzontale può risultare più o meno bianca in base alla caratteristiche della pavimentazione o all’usura e questo può influenzare il fatto di riuscire a rispettarla o meno.
Occorre pertanto considerare che il comportamento che noi adottiamo in risposta all’ambiente strada si basa sulla nostra percezione e quindi sulla realtà ricostruita. Se non vediamo le strisce, non rallenteremo se non troppo tardi. Per questo è necessario adottare un atteggiamento critico che ci consenta di superare gli errori tipici dell’autista ingenuo.
Diventare consapevoli del fatto che il nostro sistema percettivo può indurci in tranelli nella ricostruzione della realtà attribuendo significati errati a ciò che percepiamo, è alla base di quella che potrà essere una guida più attenta e cauta, soprattutto in quelle condizioni ambientali, come tramonto, pioggia, guida notturna, o di alterazione psicofisica, come il sonno, che alterano la percezione ottimale della realtà.
È un punto fondamentale per la sicurezza perché muoversi entro un videogioco che non coincide perfettamente con la realtà, anche solo per pochi secondi, può rappresentare un grave problema: ci troviamo immersi in un sistema dinamico e complesso come la strada, insieme ad altri utenti che commettono i nostri medesimi errori percettivi.
A cura di Federica Confalonieri