Gente in Movimento
  • Home
  • Chi siamo
  • Notizie
  • Collaboratori
  • Rivista
    • Sfoglia GM
    • Scarica GM
    • Regala GM
  • Contatti
  • Sponsor & Partner

Scuola,  Governo bocciato

22/7/2020

0 Comments

 
Foto
Caos gestionale, proposte insufficienti, problemi affrontati con “leggerezza” e soluzioni inefficaci. Il giudizio dell’On. Simona Vietina.
Parlamentare e sindaco ma, ancor prima, docente: per Simona Vietina, deputata di Forza Italia, quello della scuola è un tema cruciale su cui si costruisce il presente ma soprattutto il futuro del Paese. Un’ambito, quello dell’istruzione che, nei mesi del lockdown ha messo a dura prova insegnanti, studenti e famiglie, complice un approccio disordinato e disorganico da parte del dicastero guidato dal Ministro Azzolina: “Il mio giudizio, come politico e come docente non può che essere decisamente negativo”, commenta Vietina : “sul registro mi troverei a scrivere che il Ministero è stato incostante, cambiando le regole per lo svolgimento degli esami di Stato più volte in corso d’opera, che si è mostrato impreparato su ampie parti del programma, trascurando il tema degli studenti con disabilità, e che non si è adeguatamente applicato, proponendo soluzioni spesso irrealizzabili e lontane dalla realtà quotidiana della maggioranza degli istituti scolastici italiani”.

Per l’esponente azzurra il Ministro Azzolina “ha fatto navigare a vista una istituzione così rilevante, così determinante e con una organizzazione così complessa e capillare come la scuola”. 

La didattica a distanza? “Occorre che le risorse siano accessibili a tutti nello stesso modo. Ma in Italia questa non è la realtà, anzi: le carenze infrastrutturali sono tali da aver creato, inevitabilmente, studenti di Serie A e di Serie B. I territori disagiati o periferici, come i comuni montani, non raggiunti dalle reti a banda larga sono un buon esempio di quello che intendo”. 

E non è andata meglio nel difficile percorso verso la riapertura prevista per il 14 settembre: “In una prima fase” spiega Vietina “si valutava una sorta di apertura a senso unico alternato: una parte a casa, una parte in classe. Una proposta inaccettabile. Credo fortemente che, fin dall’inizio, sarebbe servito più coraggio per ripensare gli spazi e utilizzare il tempo del lockdown in maniera fruttuosa: sarebbe stato essenziale cominciare a costruire una nuova scuola, un nuovo paradigma scolastico.

Su questo Forza Italia ha presentato una mozione alla Camera per introdurre nel sistema formativo un’autentica rivoluzione organizzativa culturale e didattica: per i docenti, per le famiglie, per gli studenti. Tuttavia, nel susseguirsi dei documenti provenienti dal Ministero abbiamo colto ripetutamente il tentativo di scaricare sulle famiglie, sugli studenti e sulle istituzioni scolastiche l’adozione di misure e di comportamenti per il contrasto al diffondersi del virus, fino al paradossale caso della bozza del piano di azione dello scorso 24 giugno. Quello che, fin dall’inizio, è mancato sono stati gli investimenti e le linee guida per consentire al sistema scolastico di attraversare e superare il momento di emergenza che ci ha travolto garantendo il diritto allo studio per tutti, le modalità di apprendimento, la regolarità dello svolgimento dell’anno scolastico e dei relativi esami conclusivi di un ciclo di studi. 

Invece abbiamo visto una serie di imbarazzanti rimpiattini culminati in soluzione affrettate e continui cambiamenti fino all’ultimo secondo. Proprio come uno studente che non vuole consegnare il compito in classe dopo il suono della campanella”. 

Al sistema scolastico tutto questo non giova, anzi. E una profonda rivoluzione è ormai improcrastinabile: “Occorre cambiare il ruolo dell’insegnante” spiega Vietina “e, di conseguenza, il riconoscimento professionale ed economico per l’intera categoria. Va in questo senso, ma anche in quello di un piccolo ringraziamento per quanto fatto nei difficili mesi della Didattica a Distanza, il mio emendamento al DL rilancio per garantire a tutti i docenti un bonus di 350 euro. È un inizio e un segno importante ma so bene che al sistema serve molto di più: occorrono strumenti, fondi ma soprattutto un’idea di futuro che non sia soltanto emergenziale. Già da tempo sosteniamo che il baricentro della scuola debba essere lo studente: la scuola e l’insegnamento dovrebbero e dovranno essere costruiti intorno ai nostri ragazzi per un vero apprendimento individuale. Questa sarebbe una rivoluzione di cui vantarsi”.

“Ho trovato surreale sentire il Ministro Azzolina dichiarare con toni entusiastici che oltre il 90% degli studenti è stato raggiunto efficacemente dalla Didattica a Distanza” incalza Vietina.

“Conti alla mano questo significa che il nostro sistema scolastico ha lasciato indietro non meno di 600.000 ragazzi e ragazze. Seicentomila studenti che, privi degli strumenti tecnologici e infrastrutturali non hanno potuto seguire le lezioni, essere valutati correttamente dai propri insegnanti, apprendere e porre le basi per il proprio futuro e per quello del Paese. Lo trovo assolutamente intollerabile, esattamente come, anche in vista di una ripartenza a settembre, è paradossale la situazione relativa all’edilizia scolastica: il Governo sostiene di aver snellito le pratiche, assegnando ai sindaci poteri speciali di commissari” prosegue Vietina che è anche sindaco di Tredozio (Forlì-Cesena). 

“Ma nessuno ha però pensato che non tutti i Comuni saranno in grado di reperire i fondi relativi alla quota parte spettante agli enti locali ed anche la trovassero le lungaggini di una graduatoria di interventi ammissibili che deve essere approvata prima dalla Provincia poi dalla Regione non è certo un percorso snello”.

Governo e Ministero bocciati, dunque, su un fronte cruciale come la scuola: “Il problema è a tutti i livelli” incalza la deputata azzurra: “nonostante le ripetute richieste è stato trascurato anche il fronte degli asili e delle scuole private paritarie, realtà necessarie ad assicurare quel numero di posti che le strutture statali non riescono a garantire. Senza queste strutture il sistema formativo finirà con il collassare”. Difficile pensare anche di limitarsi a “rimandarli a settembre”: “Sulla necessità di far ripartire la scuola non si discute, ma sulle modalità e le garanzie che lo Stato deve offrire a studenti, personale scolastico e famiglie ancora non ci siamo.

Il governo non vuole classi pollaio, bene, nelle aule deve essere garantito il distanziamento sociale, ottimo, ma la ministra ha fatto i conti con la realtà, con gli spazi effettivamente a disposizione? Il patrimonio edilizio scolastico italiano non è sempre adeguato e oltre il 20% delle scuole è frutto di un riadattamento di immobili nati con altre funzioni. A settembre l’anno scolastico deve ripartire per tutti, non ci possono essere studenti lasciati fuori, penalizzati: il governo è in ritardo e non ha ancora pensato alla rimodulazione dei programmi scolastici e agli oneri aggiuntivi per ricollocare e trasformare le aule” conclude Vietina “Chi pagherà?”

Intervista all’On. Simona Vietina, a cura della Redazione.
© Gente in Movimento - riproduzione riservata

0 Comments

Your comment will be posted after it is approved.


Leave a Reply.

    RUBRICHE

    Tutti
    ATTUALITÀ
    BENESSERE E BELLEZZA
    CINEMA E LIBRI
    CONSUMATORE
    COSTUME E SOCIETÀ
    DESIGN
    ECONOMIA E LAVORO
    EUROPA
    EVENTI
    EVENTI E SPETTACOLI
    FOOD & WINE
    FOTOGRAFIA
    IMPRESA
    INNOVAZIONE
    MODA
    MOTORI
    MUSICA
    POLITICA
    PREVIDENZA
    PROFESSIONI
    RASSEGNA STAMPA
    SICUREZZA
    SPORT
    TEMPO LIBERO
    VIAGGI

    Archivio

    Settembre 2024
    Agosto 2024
    Maggio 2024
    Marzo 2024
    Dicembre 2023
    Aprile 2023
    Marzo 2023
    Gennaio 2023
    Dicembre 2022
    Novembre 2022
    Ottobre 2022
    Maggio 2022
    Aprile 2022
    Marzo 2022
    Febbraio 2022
    Gennaio 2022
    Dicembre 2021
    Novembre 2021
    Ottobre 2021
    Settembre 2021
    Agosto 2021
    Luglio 2021
    Giugno 2021
    Maggio 2021
    Aprile 2021
    Marzo 2021
    Febbraio 2021
    Gennaio 2021
    Dicembre 2020
    Novembre 2020
    Ottobre 2020
    Settembre 2020
    Agosto 2020
    Luglio 2020
    Giugno 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Febbraio 2020
    Gennaio 2020
    Dicembre 2019
    Novembre 2019
    Ottobre 2019
    Settembre 2019
    Agosto 2019
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Maggio 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Luglio 2017
    Maggio 2017
    Marzo 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Settembre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015
    Agosto 2015
    Luglio 2015
    Giugno 2015
    Maggio 2015
    Aprile 2015
    Marzo 2015
    Febbraio 2015
    Gennaio 2015
    Dicembre 2014

Copyright © 2019 GENTE IN MOVIMENTO. Tutti i diritti riservati
Testata giornalistica iscritta nel Registro della Stampa del Tribunale di Aosta - aut. n° 3/2014
Proprietario ed Editore: DGConsulting s.c. (P.IVA 05034680966), con iscrizione al ROC n° 24934.
​Direttore responsabile: Secondo Sandiano
Per qualsiasi comunicazione: [email protected] -  Collabora con noi
Iscriviti alla Newsletter