A cura di Federico Rosa
Il protagonista è Olav, un criminale sui generis, dislessico e dal cuore tenero: è negato come rapinatore di banche, come pusher e come protettore di prostitute perché ci si affeziona. Scopre anche di essere negato come killer (l’unica sua dote riconosciuta) quando gli propongono un omicidio di una donna; non solo, peggiora la situazione innamorandosi della sua potenziale vittima. In un vortice di situazioni si trova a dover scappare dal mandante dell’omicidio (un grosso boss della droga), il marito della vittima, che adesso vuole fare uccidere anche Olav. Il protagonista sarà in grado di uccidere chi li sta braccando? A differenza del solito, Nesbø propone un libro corto (170 pagine in totale) privo delle consuete trame articolate ricche di colpi di scena. È un noir tragicomico ed intimista, incentrato sulla figura di Olav e sulle sue scelte. Come detto anche lo stile è diverso, meno scene cupe ma una scrittura asciutta, sincopata, molto più veloce di prima con battute fulminanti, ironia a go-go, atmosfere da film di qualche decennio fa, con gangster e donne fatali, passioni travolgenti e situazioni paradossali. Non si leggesse il nome in copertina si potrebbe quasi pensare ad un lavoro di Tarantino. Piccola nota a margine: parrebbe che Leonardo di Caprio sia rimasto talmente colpito dalla figura di Olav da far pressioni per l’acquisizione dei diritti del libro per poter interpretare questo personaggio.
A cura di Federico Rosa © Gente in Movimento - riproduzione riservata
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Maggio 2023
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