La soluzione è semplice: mettere regole e farle rispettare. Si può fare domani mattina installando in Tunisia o in Egitto delle aree filtro dove dividere chi davvero scappa dalla guerra da chi invece è un semplice immigrato economico. Oggi su cento richiedenti asilo, oltre il settanta per cento non ha il diritto di ottenere lo status di profugo. Se si regolassero i controlli poi sarebbe più facile anche la gestione della sicurezza in patria: oggi invece è puro caos, con i tragici effetti che già stiamo sperimentando. L’unico soddisfatto è Alfano, bontà sua…
Recentemente su Twitter ha dichiarato “Se tra Merkel e Tsipras finisce a tarallucci e vino, vuol dire che la crisi greca non è servita a nulla”. Che ripercussioni può avere “l’effetto Grecia” sull’Italia?
La crisi greca ha dimostrato che questa Unione Europea è sempre più simile all’Unione Sovietica: l’unica differenza è che al posto dei carri armati utilizza la leva del debito per schiacciare le ribellioni dei popoli. Ognuno si faccia un esame di coscienza e decida se stare con la libertà oppure collaborare con chi ci soffoca.
La Corte europea dei diritti umani ha “bacchettato” il Belpaese sui riconoscimenti legali per le coppie dello stesso sesso, cosa ne pensa su questa discussa questione etica?
Penso che le parole siano importanti: il “matrimonio” presume almeno la possibilità di una maternità che, secondo legge di natura, richiede un uomo e una donna. Chi contesta questo principio è fuori dal mondo. Se invece il tema è quello di riconoscere maggiori diritti e conseguenti doveri a chi sperimenta altri tipi di unione, allora parliamone. Senza però intromissioni da parte di Corti di Giustizia Europee che non si capisce bene chi ha nominato e da quali principi sono mosse.