La “fase due” prevede un confronto che Giuseppe Conte annuncia “intenso e serrato” ma “in tempi rapidi”. Il premier ha riunito a Palazzo Chigi i capi delegazione dei quattro partiti che sostengono la maggioranza per avviare l’annunciata verifica.
Seguiranno subito dopo tavoli di lavoro sui singoli temi, con il coinvolgimento dei parlamentari. Ma sembra che il confronto si sia già aperto tra Dem e Cinque Stelle su temi come la modifica di quota 100 e reddito di cittadinanza.
“In effetti” commenta l’onorevole Eugenio Sangregorio “la politica da un po’ di tempo sembrava ferma, oggi più che mai servono delle azioni forti che possano far decollare l’Italia. Credo che il segreto della ripartenza del Paese possa essere un maggior dialogo tra le forze politiche. Penso e mi auguro accordi per far in modo che si creino le situazioni giuste per rilanciare il nostro Paese. Serve una maggiore “responsabilità politica” da parte di tutti, mettendo da parte le rivalità, che spesso accecano le persone, per capire cosa veramente può essere utile al nostro Paese. Dal mio punto di vista credo sia necessario aiutare le imprese per garantire più posti di lavoro ai cittadini”. Non solo.
“Ho sempre sostenuto che il reddito di cittadinanza, non serve a nulla dato così alle persone, andrebbero dati più soldi alle aziende in modo da creare e incentivare nuovi posti di lavoro” ha proseguito Sangregorio.
“Perché la dignità dell’uomo è fondamentale, e passa sempre attraverso il lavoro, lo stipendio guadagnato seriamente e onestamente. Questo lo dico per esperienza personale perché prima di essere politico, sono principalmente un imprenditore. A mio avviso bisogna avere il coraggio di abbassare le tasse che mettono in ginocchio migliaia di imprese italiane e incentivare alle assunzioni a tempo indeterminato. Altrimenti questo fenomeno che si sta verificando negli ultimi anni di immigrazione, di giovani e di cervelli negli altri Stati, porterà l’Italia in grandi difficoltà”.
Di più “L’Italia si sta trasformando in un Paese vecchio, statico, fuori dal nostro Paese c’è un’altra Italia fatta di persone che hanno deciso di trovare futuro in zone che permettono ai ragazzi un lavoro e una opportunità” ha rilanciato il leader dell’Usei.
Questo dovrebbe far riflettere le nostre forze politiche. Matteo Salvini intervenuto in un evento a Palermo ha giustamente dichiarato: “questa emigrazione, che investe in modo profondo il Sud Italia, sta diventando una emergenza sociale. Se non riusciamo a bloccare questo flusso sarà un problema per gli ospedali, le scuole e le questure. Ci stiamo lavorando, prevedendo dei fondi ad hoc per favorire l’immigrazione di ritorno, anche di figli e nipoti di italiani emigrati”.
Per altro anche i pensionati stanno scappando dall’Italia per recarsi in luoghi dove la pensione ha un valore economico maggiore. Le troppe tasse che strozzano gli italiani pesano a tutti. Come capo gruppo del gruppo misto all’interno della Commissione Finanze ogni giorno cerco di far capire ai miei colleghi che è necessario ridurre la tassazione per permettere agli italiani di arrivare con maggiore facilità alla fine del mese, senza strozzarli o impoverirli. È fondamentale trovare soldi per aiutare le imprese a uscire da questo stallo economico e, perché no, incentivare anche l’internazionalizzazione. Non intesa come chiudere in Italia per aprire in zone considerate “paradisi fiscali”, ma portare il proprio Know How all’estero, cooperare con altri Paesi per rendere economicamente più solide le sedi italiane e garantire ai lavoratori il posto di lavoro. Ma per fare tutto questo le forze politiche italiane dovrebbero confrontarsi senza litigi e avere coraggio di cambiare veramente le cose. A volte bisognerebbe mettere da parte qualsiasi colore politico e pensare solo al bene della gente”.
Il punto di vista di Sangregorio è preciso e puntuale, senza lasciare spazi a interpretazioni: “Io ho una azienda e da imprenditore spesso faccio scelte di coraggio pensando al bene di tutti i miei dipendenti. Certo se andiamo ad analizzare in questo momento storico la nostra politica italiana, siamo governati da una coalizione che nelle ultime elezioni ha dimostrato di non avere i numeri necessari. La regione Emilia, storica rocca forte della sinistra, è rimasta l’unica regione nelle ultime elezioni, del centro sinistra. Ma quello che più ha lasciato perplesso il mondo della politica è stato che il Movimento Cinque Stelle da primo partito italiano si è ridotto all’ultimo e questo sicuramente deve far riflettere. L’elettorato, soprattutto quello del sud che durante le politiche lo aveva premiato, adesso ha decisamente ridotto i consensi.
Dal mio punto di vista ora questo governo deve stare molto attento a non fare passi falsi, dovrà impegnarsi al massimo altrimenti rischia, oltre che le elezioni anticipate, di far sparire completamente parte delle forze politiche che lo compongono. Il centro destra, in particolare la Lega, si sta rafforzando sempre di più.
Anche Fratelli d’Italia ha dimostrato una crescita di elettorato non indifferente. Perciò il nostro Paese, oggi più che mai, ha bisogno di un forte scossone che riattivi la forza politica ed economica di un tempo, l’Italia non deve essere il fanalino di coda di un’Europa che cerca di schiacciarla ma deve tornare a primeggiare.
Siamo un Paese fatto di storia, cultura, cibo, moda, paesaggi meravigliosi e zone turistiche che ci invidiano in tutto il mondo. Dobbiamo amare di più la nostra Italia cercando di valorizzarne i punti di forza. Da anni vivo all’estero e posso confermare che noi “italiani all’estero” amiamo questo Paese da un certo punto di vista forse di più di chi ci vive ogni giorno. Perché il ricordo che abbiamo dell’Italia ci riempie ogni giorno il cuore di grande orgoglio”.