Per questo, nei provvedimenti normativi realizzati dal Governo Conte per fronteggiare le conseguenze del Covid-19, abbiamo sempre lavorato per incentivare una nuova mobilità urbana, più sostenibile e intelligente. L’attenzione è stata massima affinché fosse accelerato quel processo di cambiamento “green” messo in atto sin dal primo momento in cui il Movimento 5 Stelle è stato al Governo.
Dobbiamo ridurre il congestionamento delle strade, dare spazio a bici e pedoni nonché rafforzare il trasporto pubblico, ora alle prese con le enormi sfide legate alla necessità di garantire il distanziamento sociale.
In Parlamento, ci siamo sempre battuti per l’adozione di una politica industriale attenta all’ambiente, ivi inclusa la riduzione della auto private in circolazione e l’incentivazione della diffusione di quelle a basse emissioni.
Alle intenzioni e ai desideri politici hanno fatto seguito le iniziative imprenditoriali nonché una grande risposta da parte degli automobilisti: solo nel primo trimestre 2020 si sono registrate +374% di immatricolazioni di auto elettriche in confronto al medesimo periodo del 2019. Con la pandemia, abbiamo intensificato gli sforzi, aumentando le risorse per accelerare il cambiamento, facendo da volano a ciò che iniziava a mutare con interessante velocità.
Con il Decreto Rilancio, infatti, abbiamo aumentato di 50 milioni di euro i fondi messi a disposizione con la Legge di Bilancio: ovvero 100 milioni per il 2020 e 200 milioni di euro per il 2021. Inoltre, abbiamo ampliato la gamma di veicoli a basse emissioni M1 per le quali è possibile richiedere il contributo con l’aggiunta della fascia di veicoli con emissioni di CO2 61/110 g/km appartenente alla classe ambientale Euro6 con prezzo di listino non superiore a 40mila euro. Il contributo potrà arrivare sino a 8.000 euro per l’acquisto con rottamazione e fino a 5.000 euro per l’acquisto senza rottamazione.
All’Ecobonus si potranno aggiungere sconti fino a 2.000 euro che verranno concessi direttamente dai venditori, portando a 10.000 euro il contributo massimo sull’acquisto.
Gli incentivi non sono dedicati solamente alle autovetture, ma inglobano i veicoli nuovi di categoria L a due, tre e quattro ruote, ibridi o elettrici (L1e; L2e; L3e; L4e; L5e; L6e e L7e). Per motociclette e scooter le percentuali dell’Ecobonus sono pari al 30% del prezzo di acquisto fino ad un massimo di 3.000 euro senza rottamazione e 40% del prezzo con rottamazione.
Un’altra misura per incentivare la mobilità sostenibile inserita nel cosiddetto Decreto Rilancio è il “buono mobilità”, la cui validità va dal 4 maggio scorso al 31 dicembre prossimo. La misura è dedicata all’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica ovvero per l’utilizzo di forme di mobilità condivisa, escludendo l’utilizzo di autovetture.
Il buono copre il 60% della spesa sostenuta per un ammontare non superiore a 500 euro. Il buono, che può essere richiesto una volta sola, è destinato ai maggiorenni residenti di città capoluogo di provincia e di regione, di comuni con più di 50.000 abitanti o di città metropolitane.
Siamo intervenuti anche sul Codice della Strada, con modifiche che interessano la circolazione delle biciclette con l’introduzione della cosiddetta “casa avanzata” e la definizione di “corsia ciclabile”.
Nel primo caso, la linea di arresto per le biciclette viene posta in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto di tutti gli altri veicoli. Nel secondo caso, invece, si tratta della parte longitudinale della carreggiata, posta a destra, delimitata mediante una striscia bianca discontinua, valicabile e ad uso promiscuo, idonea a permettere la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo del velocipede.
Un altro obiettivo strategico da raggiungere per la riconversione elettrica del parco veicoli è senz’altro quello di incrementare la dotazione di infrastrutture di ricarica. La diffusione delle colonnine di ricarica, infatti, è un fattore indispensabile per assicurare la possibilità di circolare in tutto il territorio nazionale anche a chi sceglie un veicolo ad alimentazione 100% elettrica. Ulteriore misura a tal riguardo è quella del superbonus al 100% che incentiva l’installazione della colonnina in spazi privati, in modo che sempre più persone possano ricaricare l’auto o la moto nel proprio posto auto o, comunque, presso l’abitazione.
Attualmente in Italia abbiamo attivi circa 14mila punti di ricarica, la maggior parte in ambito urbano: puntiamo ad un forte incremento entro il 2022 anche in ambito extra-urbano. Con il decreto Semplificazioni obblighiamo i concessionari autostradali a dotare le tratte di propria competenza di punti di ricarica veloce che consentano di prestare un servizio equivalente a quello di erogazione dei carburanti tradizionali. A ciò si aggiunge il lavoro che stiamo portando avanti sul “vehicle to grid”, ossia la possibilità di rendere la stessa auto elettrica un accumulatore di energia da trasferire poi alla rete. Insomma, siamo all’inizio di una vera e propria rivoluzione sul fronte della mobilità sostenibile.
Portiamo così il Paese nel futuro, garantendo agli italiani una qualità della vita migliore, un ambiente più sano e un’economia in grado di puntare sull’efficienza e sull’innovazione.
A cura dell’On. Emanuele Scagliusi.