È un’iniziativa di carattere sociale ed economico fatta dall’Istituto nazionale dei Revisori legali a favore della società civile e delle amministrazioni pubbliche.
Il cittadino - sia imprenditore sia privato - che ha dei problemi o qualsiasi esigenza, può rivolgersi agli sportelli con i quali l’Istituto ha siglato questo accordo. Qui può chiedere e trovare la soluzione al suo problema, specialmente di fronte ai temi delicati dell’usura, della sopraffazione, sempre più spesso all’ordine del giorno.
L’assistenza viene fatta dal Revisore iscritto all’Istituto e non da altri. Tutta l’assistenza che viene offerta è a titolo gratuito.
Inoltre, qualora ci fossero effetti di natura particolarmente negativa ai danni del cittadino - nel senso di sfruttamento di qualsiasi tipo, sia tecnico quanto economico - l’Istituto, grazie all’assistenza del proprio legale, offre una disamina del problema, sempre a titolo gratuito.
Laddove avvenissero poi fattori di abuso importanti, per i quali il cittadino ha bisogno di un supporto legale più ampio, vengono fatti i relativi conteggi del diritto che spetta al cittadino contribuente. A questo punto, stabilita la cifra in base al danno subito - sempre tutto gratuitamente - si chiede al cittadino se è intenzionato a procedere con un’azione legale o meno, per quanto attiene i risultati da conseguire. L’ufficio legale evidenzia l’onere di spese che ci sono per raggiungere l’obiettivo e in quel momento il cittadino, motu proprio, se interessato può assegnare l’incarico o meno. Insomma, il cittadino è libero di assegnarlo o di rivolgersi ad altri. Si esaurisce così la presenza del Revisore legale iscritto all’Istituto.
Questa assistenza viene fatta su tante città italiane ed è molto apprezzata. Chi risponde allo sportello è solo l’Istituto nazionale dei Revisori legali, che dal 1° gennaio 2017 ha assunto ormai la figura - riconosciuta da tutti gli altri Paesi dell’Unione - di terzietà di colui che, a tutti gli effetti, garantisce con proprie responsabilità economiche e personali di fronte a comportamenti che siano illeciti o illegittimi.
Cioè, se nell’ipotesi il Revisore dovesse eccedere in quelli che sono i propri poteri e dà indicazioni o esercita poteri che sono illegittimi, eventuali danni procurati li paga il Revisore legale e se ci sono comportamenti che danneggiano l’ente pubblico, corre anche tutti i rischi del caso, che possono portarlo fino a cinque anni di reclusione.
L’Istituto ha trasferito a tutta l’Italia quest’impostazione dalla norma di Bruxelles, in vigore dal 1° gennaio 2017.
Quali sono le caratteristiche innovative di questo progetto e quali i vantaggi che ne derivano?
I vantaggi sono che a partire dall’inizio dell’anno la tutela del cittadino contribuente a livello generale nazionale è affidata, per quanto riguarda le realtà professionali, unicamente al Revisore legale. Chi ha condotto la norma a questo livello è l’Istituto nazionale dei Revisori legali che per sei anni, a partire dal 2010, ha portato a compimento un percorso di ampia portata, di cui il sottoscritto è stato l’artefice principale.
Per il futuro, quali sono gli obiettivi e le prospettive di medio-lungo termine?
L’obiettivo è uno solo: che si paghino le imposte giuste e che vengano correttamente utilizzate dalle realtà pubbliche, nonché la garanzia che i bilanci siano tali.
Quando un Revisore deve firmare un bilancio non deve più guardare la carta come tale, ma approfondire se questa carta risponde alla realtà della situazione e, allo stesso tempo - aspetto ancor più importante - alla destinazione approvata da parte di quel consiglio sugli obiettivi, se sono stati conseguiti o meno o se si son persi lungo la strada.
Da quest’anno noi siamo i garanti della trasparenza e della chiarezza per tutti i cittadini italiani. I Revisori legali, in particolare quelli iscritti all’Istituto, hanno questo impegno morale e professionale di dare una svolta globale a quello che riguarda l’imposizione fiscale italiana, che è eccessiva anche per tutte quelle dispersioni di natura finanziaria che hanno percentuali altissime, oltre che di evasione, di mancanza di applicabilità dalle pubbliche amministrazioni.
È la grande svolta della professione rappresentata dal Revisore legale, da non confondere con altre realtà che vogliono sostituire quello che stiamo facendo.
Dopo sessant’anni in difesa del cittadino, quest’ultimo con queste norme si trova senza dubbio protetto e se ha qualsiasi problema può rivolgersi all’Istituto Revisori legali, che è diffuso con tutte le proprie delegazioni in tutta Italia in maniera capillare, oltre che essere presente a Bruxelles presso la Commissione Europea.
A cura della redazione