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Rete di imprese, istruzioni per l’uso

10/3/2017

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Un’analisi sulle caratteristiche che una rete di imprese deve possedere per risultare efficiente e competitiva.
Nel 2009, con la Legge n. 33/2009 il legislatore ha introdotto nel nostro ordinamento il contratto di rete, uno strumento in grado di formalizzare rapporti di collaborazione e cooperazione interaziendali, volti a mettere in comune risorse e competenza, pur permettendo alle imprese di mantenere la propria indipendenza giuridica.
L’aggregazione in rete comporta per le imprese aderenti numerosi vantaggi, che possono essere così sintetizzabili:
  • focalizzazione sulle competenze distintive;
  • trasferimento delle conoscenze;
  • riduzione dei costi e ridimensionamento del fabbisogno finanziario;
  • maggiore rapidità nell’applicazione di innovazioni tecnologiche.
All’interno di una rete di imprese ciascuna azienda svolge le attività che sa fare meglio, delegando ai partner le attività per le quali non possiede competenze distintive.
Affidando parti di processi a partner specializzati è possibile liberare risorse tecniche, finanziarie e umane da impiegare in attività a maggior valore aggiunto.
In tal modo si contribuisce al raggiungimento del vantaggio competitivo di tutta la rete.
L’organizzazione in rete permette di mettere in comune le conoscenze di ogni partner.
Si viene, dunque, a creare un circuito di trasferimento di conoscenze all’interno della rete.
La condivisione di conoscenze rappresenta oggi una delle principali fonti di vantaggio competitivo; tale aspetto rappresenta pertanto uno dei punti di forza delle reti di imprese.
Tuttavia, affinché tale condivisione di conoscenze si realizzi è necessario che nell’organizzazione reticolare si instauri un clima di fiducia reciproca.
A tal proposito è fondamentale il ruolo dell’impresa guida, che dovrebbe favorire il trasferimento delle conoscenze, abbattendo le barriere interne all’apprendimento reciproco.
Le aggregazioni reticolari facilitano inoltre una riduzione dei costi.
La maggiore specializzazione a livello di network comporta una riduzione dei costi operativi.
Ulteriori vantaggi di costo si possono conseguire grazie all’innovazione di processo che i partner possono conseguire con l’applicazione di nuovi metodi di produzione.
Inoltre, la cessione di processi a partner specializzati consente una riduzione dei costi fissi relativi agli ammortamenti e al personale. La struttura dei costi si presenta dunque più flessibile.
Infine, l’aggregazione in rete permette una maggiore rapidità nell’applicazione di innovazioni tecnologiche.
Grazie alle reti di imprese anche le aziende di piccole dimensioni possono sviluppare prodotti e processi innovativi.
Ciò è possibile poiché mettendo in comune risorse e capacità si può sviluppare innovazione a costi inferiori, sia grazie a superiori livelli di efficienza, determinati dalla specializzazione dei partner, sia alla possibilità di razionalizzare gli investimenti ed evitare duplicazioni di interventi.
Inoltre, grazie alla condivisione di know how è possibile ridurre i tempi per la realizzazione delle innovazioni ed abbattere il time to market.
Le reti di imprese, oltre ad offrire numerosi vantaggi, possono però presentare anche alcuni rischi:
  • comportamenti opportunistici delle imprese partner;
  • interdipendenza;
  • divergenze degli obiettivi e asimmetrie dei contributi apportati dai singoli partner.
I comportamenti opportunistici all’interno di una rete di imprese possono realizzarsi in modalità differenti.
Ad esempio è possibile che uno dei partner possa utilizzare la conoscenza acquisita durante lo sviluppo congiunto di attività o progetti di innovazione per proporsi in un secondo momento come competitor delle altre imprese retiste.
Inoltre può avvenire che gli interessi dei singoli partner diventino più rilevanti rispetto a quelli comuni della rete: in tale caso è possibile che una o più imprese retiste abbandonino la rete anzitempo, mettendo a rischio la sopravvivenza dell’intera rete.
Il rischio di comportamenti opportunistici influenza notevolmente la scelta della struttura di governo della rete: nel caso in cui il rischio di comportamenti opportunistici sia elevato si tende ad introdurre misure formali di salvaguardia.
In secondo luogo, possono verificarsi rischi legati all’interdipendenza, poiché il reddito e la reputazione di ciascuna impresa sono influenzati dal comportamento e dalle decisioni degli altri partner.
Può inoltre avvenire che le imprese prendano parte ad una rete di imprese avendo differenti obiettivi e motivazioni.
In tal caso alcune imprese tendono a massimizzare il loro impegno per la realizzazione del progetto, mentre altre tendono ad impegnarsi scarsamente per il raggiungimento degli obiettivi comuni.
Per evitare che vengano forniti contributi non adeguati è necessario un forte impegno dell’impresa guida, al fine garantire un equilibrio tra i contributi apportati e i benefici ottenuti dai partner.
È importante inoltre il ruolo del sistema di programmazione e controllo della rete, al fine di monitorare periodicamente i risultati ottenuti dalla rete.
Questi risultati devono essere comunicati in modo da aumentare la consapevolezza di lavorare per la rete.
È fondamentale introdurre un sistema di comunicazione adeguato, che fornisca sia informazioni strategiche, ad esempio relative alla previsione della domanda di mercato, che operative, quali i piani di produzione a breve termine.
In tal modo si crea un ambiente favorevole per la formazione dell’identità di rete, per lo sviluppo di relazioni collaborative tra i partner, per la condivisione dei valori e la definizione di opportuni meccanismi di controllo e regolamentazione.
 
A cura di Elisa Gariglio
© Gente in Movimento - riproduzione riservata

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