Di fronte a una sala gremitissima, Fulvio Centoz ha tenuto un breve discorso di presentazione, in cui ha ricordato l’importanza della difesa dell’autonomia regionale e l’impegno profuso dal Pd nelle riforme, importanti tanto a Roma quanto in Valle d’Aosta.
Matteo Renzi si scusa subito per il ritardo: “Mi dispiace soprattutto perché vedo tanti bambini, costretti a sorbirsi un incontro di campagna elettorale”.
“Queste - continua il Presidente del consiglio - sono le ultime ore decisive. Tirate fuori il telefonino, scaricate i nomi, andate a trovare la vecchia zia, magari prima chiedetele come sta. E fate votare Fulvio Centoz”.
Un discorso che trascina il teatro giocava tra applausi e risate, Renzi spiega che “la politica non è una schifezza, non è riservata agli addetti ai lavori e a quei soliti che occupano le poltrone senza davvero cambiare le cose. La politica è una cosa bella, è un impegno che anima il cuore e l’animo delle persone”.
Il Premier affronta le grandi questioni attuali, dicendo “basta alle polemiche sull’immigrazione. Per risolvere il problema bisogna avere il coraggio di fare un grande investimento sull’Africa come motore di sviluppo del futuro, rispettando il principio di solidarietà a tutti i livelli”.
Sul tema dell’autonomia, Renzi afferma “Tra qualche minuto firmerò un accordo importante che riconosce alla valle d’asta lo spazio di patto di stabilità. Questo impegno doveva essere preso tempo fa e io lo sostengo da tanto. Credo che autonomia significhi responsabilità. Questo significa che noi abbiamo bisogno della Valle d’Aosta e di Aosta come la Valle d’Aosta e Aosta hanno bisogno di un paese che funziona”.
Conclusione ad effetto: “Cambiamento e innovazione porteranno l’Italia fuori dalla crisi. Ma il Presidente del Consiglio e il Segretario generale del Pd non bastano, questa operazione dobbiamo farla tutti insieme. Facciamo in modo che “insieme si può” nn sia solo uno slogan. Mi metto in gioco anche io, perché voglio bene ad Aosta e voglio bene all’Italia!”
Dopo il comizio, un incontro istituzionale a Palazzo regionale con il Presidente Rollandin e la giunta, dove è stata firmata l’intesa sul patto di stabilità. “Lo spazio di patto che questo documento apre - afferma Renzi - era già stato condiviso in passato, senza concretizzarsi. Questo è semplicemente il mantenimento di un impegno”.