È lo stesso Commissario UE ai Trasporti Violeta Bulc che richiama l’attenzione sul tema: “È triste e duro dover ammettere che ogni giorno muoiono sulle nostre strade in media 70 cittadini europei e molti altri sono gravemente feriti. I dati pubblicati dovrebbero far suonare un campanello di allarme”.
Prosegue poi ribadendo gli obiettivi comunitari: “Nei prossimi anni dobbiamo intensificare gli sforzi per raggiungere l'obiettivo prefissato dell'UE di ridurre del 50% il numero dei decessi per incidenti stradali entro il 2020. È una delle mie priorità e dovrebbe essere una priorità di tutti i Governi in tutti gli Stati membri".
Come fare a raggiungere l’obiettivo? Prima di tutto, definire un programma d’azione nel breve periodo, ultimando la relazione sulla politica dell'UE in materia di sicurezza stradale, successivamente proseguire il lavoro sulle lesioni gravi causate da incidenti stradali. A tal proposito, la Commissione europea fa sapere che nell'autunno di quest’anno sarà avviato uno studio per valutare eventuali interventi volti a ridurre tali lesioni.
Anche coloro che viaggiano per professione non sono stati dimenticati. Entro la fine del 2016 la Commissione riesaminerà la normativa in materia di formazione e qualificazione dei conducenti professionali. Strade ed infrastrutture infine rientrano nel piano UE con una proposta di aggiornare la rete infrastrutturale europea secondo nuovi standard di sicurezza.