Si apre dunque la stagione del ‘fare bene’ con la road-map indicata dal Premier Draghi e vale la pena sottolineare che il valore delle opere da avviare nel biennio 2021-2022 a valere sul PNRR, con una dotazione che ammonta a 146 miliardi di euro, rappresenta un cambio di scala sostanziale per l’operato delle amministrazioni pubbliche e delle stazioni appaltanti in generale. Da subito alcuni economisti hanno avviato delle simulazioni di spesa con le informazioni disponibili a livello di singola procedura di lavoro pubblico associate alla realizzazione dell’opera, includendo nel computo anche la durata della fase di affidamento oltre a quella di esecuzione di opere simili aggiudicate e realizzate in anni precedenti.
Al di là di stime numeriche, risulta evidente che per enti locali, così come per le imprese si impone anche un rigore nella spesa ed un inevitabile controllo che ha già indotto le parti politiche ad avanzare la necessità di una ‘contabilità separata’ di tutto ciò che attiene il PNRR. L’altro attore nella ripresa del Paese è costituito da migliaia di PMI: il 70% di queste, in base agli ultimi rilevamenti di Svimez, è fortemente indebitato con le banche e anche in questo caso serve un’oculata gestione dei piani di rilancio.
Una doppia scommessa, quella di pmi ed enti locali, che vede sempre in prima linea tutti i professionisti contabili. Tra questi i revisori legali, come tiene a precisare il Presidente dell’Inrl, Ciro Monetta: “In tale contesto, i revisori legali hanno sempre rivestito e continueranno a rivestire un ruolo di primo piano, se si considera l’importanza che assume la certificazione dei bilanci, specialmente quando si parla di forte indebitamento nelle PMI.
Un contributo certamente decisivo per la buona riuscita del PNRR ma principalmente per la ripartenza delle PMI italiane che continuano ad essere un pilastro fondamentale dell’economia del Paese. In ogni caso per posizionare la nostra professione al primo posto nella classifica delle professioni contabili impegnate direttamente in tali attività è sufficiente pensare a quanto sia importante, nella governance del PNRR, un costante monitoraggio, un’adeguata rendicontazione e la massima trasparenza nelle operazioni compiute (esclusivo ruolo della revisione legale).
Pertanto il piano nazionale per la ripresa e la resilienza per affrontare con efficienza, efficacia ed economicità le sfide individuate nel programma presentato alla competente Commissione UE non potrà non prendere nella dovuta considerazione l’indispensabile contributo che potrà dare la revisione legale ed il conseguente rigoroso controllo contabile. Ci poniamo da subito al servizio del Paese e chiediamo al Governo di coinvolgerci in tutti quei tavoli tecnici e preannunciate Commissioni che dovranno approntare i progetti per la rinascita”.