La decisione di assumere personale può sorgere da una carenza di personale a livello numerico oppure per l’esigenza di integrare l’organico con una figura professionale non ancora presente in uffici, reparti o magazzini.
L’azienda, dopo aver definito le caratteristiche della risorsa ossia il Curriculum Vitae ideale e il periodo dell’assunzione di tempo determinato e/o stagionale oppure indeterminato, attiverà l’offerta di lavoro seguita dalla selezione delle candidature ricevute.
Le Agenzie Interinali, svolgendo anche attività di reclutamento, sono una soluzione valida che permette la scelta del candidato attraverso un periodo di prova abbastanza prolungato, senza il rischio di assumere dipendenti inadeguati, errore che graverebbe sull’attività sia in termini di tempo – dedicato all’inserimento – che in termini economici.
Le pratiche di assunzione e la relativa busta-paga mensile sono gestite dall’Ufficio Personale HR.
L’ufficio contabilità determina i costi del personale che comprendono sia la retribuzione lorda sia gli oneri sociali.
I principali oneri sociali sono:
- INAIL, totalmente a carico dell’azienda, assicura la copertura in caso di infortuni sul lavoro calcolata in funzione dei rischi di ogni dipendente;
- INPS, anch’essa a carico dell’azienda, grava sulla retribuzione lorda in funzione del 33%, ma solo per il 23,81%.
- pagamento a fine mese del Netto in busta paga al dipendente;
- trattenute operate da versare al 16 del mese successivo tramite modello F24.
Il nuovo assunto, al termine delle pratiche, è assegnato al capo ufficio e/o responsabile del reparto che ne ha presentato richiesta, al quale spetta la definizione del posto di lavoro (posizione fisica), la presentazione al gruppo dei colleghi e l’individuazione della persona che dovrà affiancare e preparare la nuova risorsa.
L’organigramma aziendale, sempre aggiornato e correlato di mansionario, permette all’amministrazione, alla direzione e ad ogni organo dirigenziale una visione globale del personale dipendente relativamente a uffici, reparti, magazzini.
Negli ambienti di lavoro l’installazione di distributori automatici dettata da esigenze ‘ristorative’ crea un’occasione di incontro tra colleghi con relazioni interpersonali non mirate essenzialmente all’attività lavorativa.
La cosiddetta pausa-caffè – momento di dialogo sincero e sereno – offre ad ogni responsabile la visione reale delle aspettative, degli obiettivi e delle speranze di carriera di ogni dipendente.
Tale informazione permette di programmare una formazione mirata di alcuni impiegati/operai per la loro crescita professionale all'interno dell'azienda con un valore aggiunto all’intera compagine senza rischiare che un dipendente valido cerchi di soddisfare le proprie aspettative di lavoro in altre realtà aziendali a volte in concorrenza.
Oltre allo stress del lavoro dirigenziale che si riflette nella vita quotidiana, causato da responsabilità eccessive e orario indefinito, esistono altri malesseri generati nell’ambiente lavorativo.
Nella pausa-caffè, che rappresenta un momento conviviale e informale, possono emergere situazioni che si sono innescate non sempre manifeste, ma di grave incidenza psicologica, come il mobbing (atti o comportamenti vessatori e persecutori ripetuti), lo straining (demansionamento o svuotamento di mansioni) e il burnout (passando da idealizzazione del lavoro, a realtà, disillusione e apatia).
I dubbi su alcune condizioni o stati emotivi, se opportunamente segnalati, possono permettere di riequilibrare l’armonia del gruppo di lavoro.
Rubando una espressione calcistica, il fare squadra/spogliatoio (es. scudetto Sampdoria ’91) migliora l’ambiente lavorativo umano/relazionale e l’efficienza aziendale, anche in questo periodo tecnologico e virtuale.