Viene meno il concetto di ufficio e scrivania, si lavora per obiettivi da qualsiasi parte del mondo, abbattendo i confini geografici e dando maggior valore alle competenze di ognuno. Il mondo del lavoro appare, dunque, sempre più globalizzato, per questo il vero capitale del futuro sarà rappresentato dalla reputazione. Grazie al contributo di realtà importanti dell’economia italiana operanti in settori diversi tra loro, è stato redatto il primo report sul mondo del lavoro post covid, affrontandolo da diversi punti di vista e nel quale sono stati analizzati punto per punto i cambiamenti portati nel mondo dalla pandemia, alcuni dei quali, addirittura, si stanno rivelando un’opportunità interessante.
“Con la Pandemia è cambiato non solo il modo di lavorare, ma anche l’impostazione della ricerca e, soprattutto i settori e le aziende privilegiate. Ci si orienta di più verso supermercati e compagnie di corrieri per consegne a domicilio, visti come lavori più solidi economicamente, dei quali non si fa a meno neanche in lockdown” dichiara Fernando Angulo, Responsabile della comunicazione di Semrush. “Prima del covid, almeno il secondo colloquio veniva svolto in presenza, per valutare anche tutta una serie di soft skills, magari con piccoli test attitudinali. Oggi è tutto online, per questo la lettera di referenze assume un peso sempre maggiore. Anche puntare sulla costruzione di cv che non siano solo un elenco di studi conseguiti o lavori svolti, raccontino chi è il candidato, la sua indole e le sue passioni può rappresentare una carta vincente” aggiunge Andrea Polo, CEO & Founder di Milano EXE, agenzia specializzata in recruiting.
“In periodi di crisi, la scelta migliore è quella di investire su sé stessi ed acquisire nuove competenze, che possano rappresentare un vantaggio competitivo. In questo modo, a differenza di quanto si creda, è possibile reinventarsi a qualsiasi età, cambiando completamente lavoro. È importante, quindi puntare ad implementare la performance management, il coaching e lo sviluppo di competenze relazionali” Roberto Castaldo, Presidente e fondatore del Centro Studio Performance di 4 MAN Consulting, società di consulenza aziendale specializzata in performance management.
“È stato un periodo molto intenso, i nostri sforzi si sono concentrati da un lato sulla riorganizzazione della nostra modalità di lavoro e quindi sul servizio ai nostri clienti e dall’altro sui nostri collaboratori, ritrovatisi improvvisamente distanti e per i quali è stato necessario creare velocemente una nuova rete che tenesse uniti i team” conclude Silvia Bolzoni, CEO & Founder di Zeta Service.