Il parere dell’Efsa è importante e va rispettato, ma anche opportunamente approfondito per non generare allarmismo come già avvenuto con la carne.
In natura l’olio è sano, ciò che lo rende pericoloso è il trattamento oltre certe temperature.
L’Efsa parla di olio raffinato e di problemi che sorgono per trattamenti superiori ai 200 gradi.
Ma è importante sapere che le principali industrie dolciarie italiane ed europee hanno sottoscritto un protocollo che le impegna a comprare solo olio di palma che ha origine sostenibile sotto il profilo ambientale e che è stato trattato a basse temperature, così da evitare problemi.
Quindi attenzione e nessun allarmismo.
E soprattutto fiducia piena nelle aziende del nostro Paese, che hanno da sempre dimostrato rigore, serietà e grande attenzione sia all’ambiente sia alla sicurezza alimentare dei loro prodotti.
Come membro della Commissione Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare del Parlamento europeo, sono stato recentemente in missione in Malesia, uno dei principali produttori al mondo di olio di palma.
Il Governo malese ha voluto spiegare il lavoro fatto sulle piantagioni locali, considerando anche che nel loro Paese il settore garantisce da vivere a un milione di persone, specie alle più povere.
Abbiamo toccato con mano che fanno progressi.
Dal 2010 al 2015 hanno dimezzato i glicidi esteri nell’olio e puntano ad una produzione sostenibile nel rispetto dell’ambiente, delle foreste e dell’ecosistema dell’orangotango.
Non così hanno fatto in Indonesia, per esempio.
Però, al di là dei progressi, occorre comunque stare molto attenti, soprattutto sul fronte della sicurezza alimentare.
Non tutto ciò che è stato detto in passato sull’olio di palma è vero: spesso le lobby della soia e della colza hanno diffuso dati confusi e fuorvianti.
Ma l’opinione dell’Efsa va rispettata e approfondita, per questo chiederò di venire a relazionare in Commissione - come fatto per la carne con l’Oms - in modo che possano essere valutate tutte le misure necessarie a garantire la corretta informazione verso i consumatori e a tutelare la salute.
A cura di Alberto Cirio