Si aggiunge Mosaner: “11 vittorie e 0 sconfitte, siamo stati la squadra migliore.” Costanti dichiara:” Sono molto fiera di me stessa ma voglio sottolineare che tutti i tiri che si fanno si fanno in due, siamo una squadra.”
La seconda medaglia d’oro di queste Olimpiadi se l’è aggiudicata Arianna Fontana nei 500 metri di short track, arrivando così all’undicesima medaglia della sua carriera olimpica, a partire dal 2006. In 42 secondi è diventata la regina dei 500, dopo una partenza poco scattante. In questa gara ha mostrato le sue caratteristiche più evidenti: orgoglio, tattica, tecnica e forza. Gli argenti che l’Italia porta a casa sono stati guadagnati da: Federico Pellegrino in sprint sci di fondo, Omar Visintin e Michela Moioli nello snowboard misto, Sofia Goggia in discesa libera, ancora Arianna Fontana nei 1.500 di short track, Francesca Lollobrigida con il pattinaggio di velocità e Federica Brignone.
Le otto medaglie di bronzo sono state conquistate da: Dominik Fischnaller su slittino, Omar Visintin in snowboard cross, Dorothea Wierer in biathlon sprint 7,5km (è stata la prima medaglia individuale vinta dall’Italia in questa disciplina), Davide Ghiotto con 10.000 pattinaggio velocità, Nadia Delago in discesa libera, Federica Brignone e Francesca Lollobrigida. L’Italia ha presentato però delle mancanze in alcuni sport invernali, che si spera di recuperare in vista delle Olimpiadi 2026 Milano-Cortina che si svolgeranno tra le province di Milano, Sondrio, Belluno, Verona, Trento e Bolzano.
Durante la cerimonia di chiusura, ai sindaci Beppe Sala e Gianpietro Ghedina è stato consegnato, in diretta mondiale il vessillo a cinque cerchi, che è atterrato a Malpensa il 21 febbraio. Per celebrare l’occasione, il flag handover è stato diretto da Marco Balich, che ha scelto Malika Ayane, Giovanni Zanon, due ballerini e due bambini a calcare la scena.
“L’Olimpiade della dualità, della città e della montagna, del dialogo tra uomo e natura” l’ha definita Balich. “Abbiamo voluto dare un segnale al mondo, con due bambini che ruotano un globo gigante nel centro, sopra un lago di ghiaccio che si sta incrinando, rappresentando la fragilità del mondo: e poi si abbracciano”. Balich, veneziano, ha realizzato ben 14 cerimonie olimpiche e 12 giochi regionali. Ricordiamo il suo lavoro anche nell’occasione di Expo Milano 2015 con l’Albero della Vita.