All’inaugurazione della sede erano presenti il Presidente del Microcredito, Mario Baccini, il Presidente di Confassociazioni (che raggruppa oltre 400.000 professionisti), Angelo Deiana, e il Presidente della Fondazione “Oreste Bertucci” dei Consulenti del Lavoro, Eleonora Marzani.
Nel corso della cerimonia di inaugurazione della nuova sede è stata presentata la nuova bandiera dell’INRL ed eseguito dal tenore Tony Sessolo l’inno dei revisori legali, composto dallo stesso insieme al Consigliere nazionale INRL Enrico Andriollo.
In occasione dell’apertura dei nuovi uffici di Roma, dove verrà data anche la disponibilità alla domiciliazione per le pratiche professionali degli iscritti, il Presidente dell’INRL ha evidenziato come “con questa nuova sede si apre di fatto una stagione fortemente innovativa per l’Istituto, soprattutto alla luce del varo della nuova revisione legale, con il D.Lgs. 39/2010, attesa da tanti anni e finalmente giunta a compimento con la stesura dei Decreti attuativi, alla quale lo stesso INRL ha contribuito con una costante e costruttiva presenza nella apposita Commissione predisposta dal MEF. Per noi il 2016 sarà l’anno della internazionalizzazione grazie ad uno stretto rapporto di collaborazione con l’Unione europea per implementare le opportunità professionali dei revisori nei sistemi socio-economici dei paesi dell’UE”.
Ed infatti non a caso proprio Lord Jonathan Hill, che presiede la Commissione UE per i servizi finanziari, ha già scritto al Presidente dell’Istituto rivolgendogli l’invito ad un incontro per avviare un dialogo ed un coordinamento con i revisori di tutti i Paesi membri.
“Ciò vuol dire - ha aggiunto Baresi - che quella del revisore legale si accinge a diventare a breve la prima libera professione europea, consentendo ai professionisti contabili di svolgere le loro consulenze ispirate ai principi della terzietà e della trasparenza in uno qualsiasi dei 28 Paesi membri. Si tratta di un risultato straordinario al quale l’INRL ha dato il suo tangibile contributo in tutti questi anni di intensi rapporti con i referenti istituzionali italiani ed europei”.
Attualmente in Italia operano oltre 153.000 revisori legali, metà dei quali non appartenenti ad alcun sistema ordinistico e la liberalizzazione che l’UE intende realizzare nel mondo delle professioni trova la piena condivisione dell’Istituto, che da sempre si è battuto per l’affermazione della libera professione di revisore.
A cura di Andrea Lovelock