Una squadra come tante altre, ma che grazie all’organizzazione di gioco e all’esplosione di alcuni talenti presenti nella rosa ha saputo coltivare e realizzare un vero miracolo sportivo, giungendo alla vittoria finale del campionato. La forza delle avversarie di rango quali sono le due di Manchester, il Chelsea, l’Arsenal e Liverpool - solo per citarne alcune - non è bastata ad impedire al Leicester di raggiungere questo prestigioso traguardo.
Ed ora questa vicenda da libro delle favole sembra avere un sequel, come accade per i migliori best seller.
Protagonisti non sono più i giocatori del Leicester: quest’anno la squadra delle Foxes è tornata alla “normalità” e viaggia a centro classifica, pur continuando a stupire in Champions League. D’altra parte la concorrenza è più che mai agguerrita e non si poteva di certo chiedere altro alla Cenerentola inglese.
In questo inizio di stagione le prime pagine di copertina le hanno rubate altre squadre, pronte a stupire e a far sognare i propri tifosi e a creare i presupposti per un Leicester-bis.
Per la prima di queste nuove “avventure” dobbiamo spostarci in Francia.
La League 1, il maggiore campionato d’oltralpe, da anni è dominato dal Paris Saint-Germain. La squadra di Parigi, dopo essere stata acquisita dal ricchissimo fondo del Qatar Investment Authority, ha allestito a suon di milioni una formazione stellare, pensata per aprire un ciclo di vittorie in patria e tentare l’assalto alla coppa dalle grandi orecchie in Europa.
Quest’anno però tra lei e il primo posto si è inserito il Nizza. Avete capito bene, il Nizza.
Che potessero spuntare outsider sul suo cammino questo sì, ma che fosse proprio il Nizza, beh, difficile pensarlo.
Non ce ne vogliano i tifosi, ma Nizza rimanda più alle piacevoli giornate estive passate in Costa Azzurra che ad una possibile rivale del team parigino per il titolo.
Eppure grazie ad un’alchimia tattica trovata fin da subito, eccola là in vetta alla classifica, a guardare dall’alto verso il basso tutte le altre. Molte le componenti di questo inizio sprint, una su tutte Mario Balotelli.
L’eterna promessa non (ancora) realizzata del nostro calcio, dopo un girovagare di squadre, è sbarcata nella piccola realtà di Nizza per cercare un nuovo riscatto. E il feeling con i nuovi compagni è stato fin da subito evidente. Messo al centro del progetto, Balotelli si sta rivelando un vero trascinatore, siglando goal importanti e - chissà - ponendo le basi per un suo ritorno in Nazionale da protagonista.
Ma il Nizza non è l’unica sorpresa di questa prima parte di stagione.
Spostandoci poco più in là, in Germania, ecco che la neopromossa Red Bull Lipsia ha messo in fila tutte le altre.
No, le bevande energetiche del main sponsor non bastano a giustificare questo exploit.
Chi si aspettava l’ennesimo campionato noioso, vinto dal Bayern Monaco già prima di cominciare, deve cambiare idea. E rapidamente.
Dopo aver viaggiato a braccetto della squadra bavarese fin da inizio stagione, la formazione del Lipsia di Haenhuttl ha staccato i campioni in carica - caduti recentemente sul campo del Borussia Dortmund - e sembra destinata a stupire ancora. Monaco e Lipsia, due realtà molto diverse: la rosa della prima supera i 500 milioni di euro, quella della seconda non arriva a 100. L’una ha una tradizione consolidata e conta moltissimi supporter l’altra no.
Che si parli di Leicester, Nizza o Lipsia - però - la questione non cambia di molto.
Ogni anno le più prestigiose squadre d’Europa migliorano i propri organici, andando a caccia dei più forti giocatori in circolazione, cercando di consolidare e accrescere la propria egemonia. Eppure il campo è un’altra cosa e molto spesso le previsioni vengono disattese e spuntano queste piccole realtà a rovinare i piani di un copione scritto e dato per certo troppo in fretta.
Ora, possiamo davvero aspettarci qualcosa da queste potenziali candidate al titolo?
Molti storceranno il naso: siamo solo a inizio campionato! Certo.
Queste squadre tra un po’ caleranno e vinceranno sempre le solite! Può darsi.
Ma se qualcosa ci ha insegnato il Leicester di Ranieri è che nello sport tutto è possibile e spesso i pronostici vengono sovvertiti grazie alla passione, alla dedizione e alla voglia di capovolgere un ordine che sembra già stabilito. Ed è forse questo che più ci fa innamorare dello sport, di qualsiasi tipo esso sia.
Dunque, perché non sognare ancora?
A cura di Marco Dalmasso