Per il sistema Sistri siamo arrivati al momento del countdown. È scaduto infatti il contratto di affidamento a Selex, costola di Finmeccanica, che, nel tentativo di prolungare il rapporto, ha apertamente dichiarato di non avere intenzioni di andare oltre la scadenza naturale prevista dal contratto stesso. |
A marzo, dopo gli arresti nell'inchiesta della direzione distrettuale antimafia di Napoli sulle procedure di affidamento, progettazione e realizzazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti «Sistri», il Movimento 5 Stelle ha depositato la prima interpellanza con la quale si chiedeva al Ministro dell’Ambiente di valutare la possibilità di recidere anticipatamente il contratto con Selex e procedere sin da subito con un nuovo procedimento amministrativo per riaffidare il servizio, questa volta con meccanismo in grado di garantire trasparenza e legalità e adottando tecnologie più avanzate. L’attenzione era già da allora rivolta anche alle imprese che, obbligate ad aderire al sistema di tracciabilità, non avevano ricevuto il servizio dovuto, a fronte di un pagamento complessivo di ben 70 milioni di euro. Nella risposta all’interrogazione il Ministero fece riferimento a quanto sarebbe stato introdotto nel decreto legge 91 parlando di “importanti elementi di novità sotto il profilo della semplificazione del Sistri”. Nel decreto venne inserita la proroga del rapporto con Selex, senza tener conto che intanto, a fine giugno, c’era stato l’arresto dell’ex presidente e amministratore delegato di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini, accusato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, proprio nell'ambito delle indagini che riguardavano Selex per il contratto stipulato per l'organizzazione e la gestione del sistema Sistri. In una nuova interrogazione in Commissione Ambiente chiedemmo al Ministero se non ritenesse di doversi costituire parte civile nel procedimento giudiziario, ribadendo inoltre la necessità di procedere a nuovo affidamento visto che la scadenza naturale del contratto si stava avvicinando.
Proprio in quei giorni si era espressa anche l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, che nella sua relazione aveva dichiarato che il peccato originale del progetto era da individuare proprio nella decisione iniziale di segretare tutto il procedimento amministrativo dell’assegnazione, decisione che si è poi ripercossa a cascata su tutte le fasi successive con la conclusione che secondo l’AVCP: «...discendono dubbi sulla validità del contratto stipulato con SELEX».
Ma il Ministero minimizzando rispose che stava “valutando l'opportunità di chiedere un ulteriore approfondimento all'Avvocatura Generale dello Stato.” Come se non ci fossero già abbastanza elementi.
Il colmo si è raggiunto il 21 luglio quando fu proprio Selex a comunicare l'intenzione di non proseguire la propria attività nell'ambito del programma Sistri oltre la scadenza contrattuale del 30 novembre nonostante quanto inserito e approvato nel decreto 91.
Questa volta il Ministero ha deciso di non rispondere all’ennesima interrogazione con la quale abbiamo chiesto di nuovo cosa avesse intenzione di fare per scongiurare l’interruzione del servizio.
La sospensione delle sanzioni per chi non si adegua al sistema di tracciabilità dei rifiuti è stata accolta con favore dal settore, pluritartassato. Ma ci sembra abbia il sapore di una punizione per chi invece si è adeguato in tempo.
E si apre anche il capitolo occupazionale…
A cura di Patrizia Terzoni