Tutti gli europei dovrebbero essere consapevoli che la mobilità urbana si basa ancora prevalentemente sull'utilizzo di vetture a propulsione convenzionale. Di conseguenza, il trasporto nell'UE dipende da prodotti petroliferi per oltre il 96% del suo fabbisogno energetico e la dipendenza dai combustibili fossili è la causa di circa il 23% delle emissioni totali di CO2 nelle aree urbane. |
Applicando le linee guida dell'OMS, più severe di quelle europee, si aumenterebbe l'aspettativa di vita media dei cittadini di circa 22 mesi, e si risparmierebbero circa 31 miliardi di euro all'anno.
Le statistiche di cui sopra mi hanno reso consapevole della necessità di rendere la nostra mobilità urbana più sostenibile e dell'importanza di ridurre la nostra dipendenza dai veicoli alimentati a combustibili fossili tradizionali.
Ma come possiamo promuovere la transizione verso una mobilità urbana sostenibile? La risposta è estremamente difficile in quanto la mobilità è un fenomeno molto complesso che coinvolge molti attori, prima di tutto noi, i cittadini.
E come possiamo promuovere comportamenti diversi tra i cittadini? Qualsiasi cambiamento di condotta degli utenti è un cambiamento stimolato da una serie di fattori determinati dai risultati positivi e benefici ottenuti. Una risposta troppo semplice? Affatto. Infatti, fornendo buone e facili soluzioni di mobilità possiamo innescare il cambiamento di comportamenti in un modo molto efficace.
Ad esempio, migliorando i mezzi pubblici per garantire la copertura dell'"ultimo miglio" del viaggio dell'utente e cercando di ridurre le tariffe dei trasporti pubblici urbani, con l'obiettivo di renderle gratuite per i residenti (come già avviene in molte città nel mondo).
Sviluppando impianti di ricarica dei veicoli elettrici diffusi - attraverso sistemi innovativi come quelli che utilizzano le infrastrutture pubbliche d'illuminazione - e installando strutture di ricarica in aree di parcheggio private (come ad esempio nei centri commerciali) agevoleremmo il passaggio ai veicoli elettrici per il trasporto pubblico e privato.
La partecipazione è un altro fattore chiave: i cittadini devono essere coinvolti e contribuire attivamente alle attività di pianificazione della mobilità urbana, al fine di esprimere le proprie esigenze e proporre soluzioni.
Ma, naturalmente, i cittadini non possono risolvere il problema da soli. Al fine di affrontare le tragiche cifre di cui sopra in materia di inquinamento atmosferico e acustico l'UE, gli Stati membri e le autorità locali dovrebbero fare sforzi concreti per stimolare la transizione nel settore della mobilità urbana.
Una serie di misure da mettere in atto dovrebbe riguardare iniziative finanziarie per incentivare le soluzioni sostenibili e scoraggiare i vecchi schemi convenzionali.
Ad esempio, gli Stati membri dovrebbero eliminare i sussidi diretti e indiretti per veicoli alimentati a combustibili fossili tradizionali, introdurre incentivi fiscali per i veicoli elettrici - come la riduzione dell'IVA o l'esenzione dalla tassa di circolazione - sostenere incentivi economici per le imprese che concedono benefits accessori per promuovere la mobilità sostenibile tra i dipendenti, e per le PMI che producono beni e servizi per la mobilità urbana sostenibile.
E per ultima cosa, ma non meno importante, le autorità locali dovrebbero migliorare il trasporto pubblico locale prima di investire nella costruzione di nuove strade e autostrade, rispondendo così in modo efficace e sostenibile alle esigenze di spostamento, ed inserire integralmente i criteri di sostenibilità nella concessione di appalti pubblici riguardanti il trasporto e la logistica.
A cura di Eleonora Evi