Gente in Movimento
  • Home
  • Chi siamo
  • Notizie
  • Collaboratori
  • Rivista
    • Sfoglia GM
    • Scarica GM
    • Regala GM
  • Contatti
  • Sponsor & Partner

Miti e curiosità in un boccale di birra

18/12/2015

0 Comments

 
Immagine
Seconda puntata, dopo Birra artigianale, i miti da sfatare, del viaggio nel mondo della birra: i miti e le leggende da sfatare.
La birra è una delle bevande più consumate al mondo. 
Ma quanto conosciamo le caratteristiche e la storia di questo nettare di malti e luppoli? 
Spetterà a voi valutare, dopo questo elenco di miti da sfatare, quanto siete intenditori e quanto avete ancora da apprendere.
Partiamo dall’involucro della bevanda: la classica bottiglia di vetro. Non tutti sanno che il colore scuro delle bottiglie, principalmente delle birre artigianali, ha una precisa funzione. Alcune note marche europee e americane hanno introdotto il vetro di colore chiaro rischiando però di disperdere le proprietà del loro prodotto. Il vetro scuro infatti serve a schermare la birra dai raggi UV, evitando che prenda un cattivo sapore se esposta per troppo tempo alla luce. 
Altro fattore importante per bere una buona birra è la tecnica di spillatura: infatti ogni stile di birra ha la sua metodologia da seguire. Nel caso in cui una birra sia spillata in modo errato, il gusto risulterà alterato e, probabilmente, sarà il vostro stesso naso a non riconoscere la birra di sempre.
A proposito di spillatura, uno dei falsi storici del settore è la “troppa schiuma”. Molto spesso gli avventori dei pub chiedono al barista di diminuire il livello della schiuma, considerandola un prequel inutile e fastidioso dell’agognata bevanda. Un errore che si deve evitare: la schiuma infatti da una parte protegge la birra dai batteri nell’aria e dall’altra, con il suo profumo e il suo grado di spessore, caratterizza al naso e alla bocca la birra stessa. Inoltre, molto spesso, il livello della schiuma è una peculiarità importante per lo stile della bevanda: per molte birre in stile belga, infatti, la schiuma dev’essere spatolata, per molte di quelle tedesche dev’essere a forma di un denso cappello, per molte di tradizione inglese sarà quasi inesistente.
Proprio a proposito di schiuma è doveroso raccontare la storia della nascita della Pils, ovvero la classica birra bionda, moderatamente alcolica, di colore giallo oro, con un cappuccio di schiuma bianca, frizzante e lievemente amara. Insomma quella che nel pensiero comune è definita “una birra”. 
L’origine di questa vicenda ci porta in una cittadina Boema di nome Pilsen, nell’attuale Repubblica Ceca. Era la metà del 1800 e il birrificio di Pilsen aveva subìto una drastica diminuzione della qualità di birra a causa di alcune infezioni. In risposta fu creata la Pils: una bionda limpida, leggermente amara e dalla schiuma importante. 
Fino alla nascita della Pils - così si narra - la maggior parte delle birre erano torbide e spesso di colore scuro ed era uso comune berle all’interno di tazze di metallo, terracotta o legno. 
Nello stesso periodo si diffuse, in tutta Europa, la consuetudine dei bicchieri di vetro: per la birra dalle sfumature dorate si concretizzò così un grande vantaggio a dispetto delle altre dal colore torbido e poco invitante. 
In tempi brevissimi una birra nata come locale conquistò le capitali europee, conseguendo moltissime imitazioni e, prima della fine del secolo, lo stile Pils fu importato oltre oceano.
La Pils cambiò radicalmente il gusto dei consumatori, portandoli alla ricerca di birre di colore chiaro ed elegante e con un gusto deciso ma equilibrato.
 
A cura di Anna Pellegrino
© Gente in Movimento - riproduzione riservata

0 Comments

Your comment will be posted after it is approved.


Leave a Reply.

    RUBRICHE

    Tutti
    ATTUALITÀ
    BENESSERE E BELLEZZA
    CINEMA E LIBRI
    CONSUMATORE
    COSTUME E SOCIETÀ
    DESIGN
    ECONOMIA E LAVORO
    EUROPA
    EVENTI
    EVENTI E SPETTACOLI
    FOOD & WINE
    FOTOGRAFIA
    IMPRESA
    INNOVAZIONE
    MODA
    MOTORI
    MUSICA
    POLITICA
    PREVIDENZA
    PROFESSIONI
    RASSEGNA STAMPA
    SICUREZZA
    SPORT
    TEMPO LIBERO
    VIAGGI

    ARCHIVIO

    Marzo 2023
    Gennaio 2023
    Dicembre 2022
    Novembre 2022
    Ottobre 2022
    Maggio 2022
    Aprile 2022
    Marzo 2022
    Febbraio 2022
    Gennaio 2022
    Dicembre 2021
    Novembre 2021
    Ottobre 2021
    Settembre 2021
    Agosto 2021
    Luglio 2021
    Giugno 2021
    Maggio 2021
    Aprile 2021
    Marzo 2021
    Febbraio 2021
    Gennaio 2021
    Dicembre 2020
    Novembre 2020
    Ottobre 2020
    Settembre 2020
    Agosto 2020
    Luglio 2020
    Giugno 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Febbraio 2020
    Gennaio 2020
    Dicembre 2019
    Novembre 2019
    Ottobre 2019
    Settembre 2019
    Agosto 2019
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Maggio 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Luglio 2017
    Maggio 2017
    Marzo 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Settembre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015
    Agosto 2015
    Luglio 2015
    Giugno 2015
    Maggio 2015
    Aprile 2015
    Marzo 2015
    Febbraio 2015
    Gennaio 2015
    Dicembre 2014

Copyright © 2019 GENTE IN MOVIMENTO. Tutti i diritti riservati
Testata giornalistica iscritta nel Registro della Stampa del Tribunale di Aosta - aut. n° 3/2014
Proprietario ed Editore: DGConsulting s.c. (P.IVA 05034680966), con iscrizione al ROC n° 24934.
​Direttore responsabile: Secondo Sandiano
Per qualsiasi comunicazione: redazione@genteinmovimento.com -  Collabora con noi
Iscriviti alla Newsletter