Se il podio della classifica motociclisti parla italiano per due posizioni su tre, grazie appunto a Bagnaia e a Bezzecchi, nella classifica costruttori la Ducati è stata una vera e propria schiacciasassi andando a raccogliere quasi il doppio dei punti (700) rispetto a KTM, al secondo posto (373).
Quanto appena letto fa tuttavia parte del recente passato e tutti stanno già scaldando i motori decisi più che mai a lasciare il segno in questa stagione. Il semaforo verde si accende domenica 10 marzo per poi spegnersi il 17 novembre, nel mezzo tante sfide e domande, dalla stagione che sarà per il campione in carica a chi potrà contendergli il titolo fino ad arrivare alle possibili sorprese che ci potranno essere sia sulla sella che nelle scuderie delle varie case costruttrici.
Il 2024 per la MotoGP è un anno storico in quanto si festeggia il 75° anniversario dei Gran Premi di motociclismo. Inoltre, durante questa edizione vi sarà l’inizio di una transizione verso un carburante sostenibile al 100%: per quest’anno esso dovrà infatti essere composto per almeno il 40% da fonti non fossili, per poi arrivare al 100% entro il 2027.
La gara di esordio tornerà a svolgersi in Qatar presso il Lusail International Circuit dopo che nel 2023 si era tenuta sul tracciato di Portimao, in Portogallo.
Tornando alla stagione precedente, durante la penultima gara del campionato, in Qatar, era scoppiata la polemica per dei problemi accusati sulla gomma posteriore dal pilota Martin. Lo stesso motociclista aveva dichiarato di essere stato fortemente condizionato da un problema alla gomma posteriore, giustificando in questo modo la decima posizione ottenuta.
In risposta a tali affermazioni, il Responsabile Michelin per la MotoGP Piero Taramasso ha dichiarato: “Per quanto successo alla gomma di Martin servirà ancora del tempo, tuttavia mi sento di dire che sono stati esclusi difetti di fabbricazione. Dopo le sue dichiarazioni, comprensibili considerando il fatto che si stava giocando un mondiale, abbiamo preso molto seriamente la questione per cercare di dare una risposta all’accaduto. Dalle verifiche effettuate possiamo dire che non ci fosse nessun difetto di fabbricazione né di qualità”.
Successivamente è stato fatto il punto sulla stagione appena passata: “Per noi di Michelin questo è il trentaquattresimo titolo di campione del mondo nella classe regina, colgo l’occasione anche per congratularmi con Bagnaia per il suo splendido risultato. Tornando a noi, su 20 Gran Premi disputati in questa stagione siamo riusciti a stabilire 36 nuovi record, certificando che, secondo me, la gomma non è ancora al limite e possiamo fare ancora meglio. Per la stagione che verrà è il momento di cambiare, anche costruzione e profilo della gomma. Questo nuovo pneumatico che proporremo lo abbiamo chiamato 25, perché normalmente verrà introdotto nelle corse del 2025. Sarà una nuova gomma anteriore che è più grande rispetto alla precedente per limitare le variazioni di pressione e temperatura. Ci sarà un miglioramento anche a livello di grip perché la zona di contatto sarà più grande quindi i piloti avranno un feeling maggiore e maggiore grip nel momento in cui frenano ed entrano in curva. Per il nuovo pneumatico l’obiettivo è di farlo funzionare ad una pressione più bassa, ad 1.7. Oggi siamo a 1.85, sappiamo che 1.7 è un obiettivo molto ambizioso, ma lavoreremo per quello e se poi chiuderemo ad 1.75 sarà comunque un buon risultato”.