La modifica particolarmente discussa riguarda la definizione di “consumo nocivo”, perché potrebbe indurre il consumatore a pensare che esista un consumo non nocivo. Nel documento è specificata la differenza tra consumo moderato ed abuso per il perseguimento degli obbiettivi di prevenzione, ma non è il consumo in sè a consistere in fattore di rischio. Infatti, basti pensare alla dieta mediterranea, nella quale è previsto il bicchiere di vino a pasto, questa rimane comunque esempio di vita sana ed equilibrata ed è consigliata come modello alimentare benefico per la prevenzione di molte malattie, tra cui il cancro.
L’equilibrio nutrizionale infatti è legato ai diversi cibi consumati quotidianamente, all’equilibrio della dieta e non si può condannare un singolo prodotto. Nel 2020 ci sono stati circa 2,7 milioni di nuovi casi di tumore tra i cittadini europei e 1,3 milioni di decessi per neoplasie. Il parlamento europeo vuole tutelare i propri cittadini attraverso l’informazione consapevole, ma nel caso di una bevanda come il vino, un consumo moderato non è da considerarsi nocivo.