Durante la giornata la luce cambia d’intensità modificando anche la dominante di colore che interesserà il nostro soggetto, sarà più azzurra il mattino presto mentre avrà un tono più caldo la sera verso il tramonto. Per fare un esempio rapido ricordo a chi ci legge le foto di un paesaggio alpino eseguite all’alba e lo stesso paesaggio ripreso al tramonto.
Ricordo che il soggetto illuminato ci appare di un determinato colore perché è il colore che viene riflesso ad influenzare la visione del nostro occhio. Un prato ci appare verde perché gli altri colori che formano lo spettro vengono assorbiti e soltanto il verde e le sue sfumature vengono riflesse regalandoci scenari ricchi di fascino. In fotografia, possiamo dividere la luce in due grandi categorie: luce naturale e luce artificiale. Nel primo caso si tratta della luce solare da prediligere, sempre, anche se un fotografo attento dovrà scegliere l’ora migliore per scattare delle foto non banali. Risulta evidente che una foto scattata con il sole allo Zenith (mezzogiorno) provocherà delle ombre talmente forti che, nel caso di un ritratto, non valorizzeranno di certo il soggetto che stiamo ritraendo. Paragonabile alla luce solare è la luce flash che, molto usata, ha la stessa temperatura colore della luce diurna.
Torneremo nel corso di un approfondimento sulla temperatura colore generalmente espressa in gradi Kelvin (3200/5400 per colori caldi, dai 5400 fino agli 8000 per colori freddi). Nelle macchine fotografiche digitali ci viene in aiuto un bilanciamento del bianco automatico che evita, rispetto ad un tempo passato, l’utilizzo di apposite pellicole tarate per una fonte di luce o l’altra attraverso delle specifiche icone ha la possibilità di suggerire alla macchina fotografica il tipo di illuminazione che abbiamo nel momento dello scatto (tungsteno, fluorescenza od altre fonti di luce). Va inoltre ricordato che è sempre preferibile lavorare con una fonte unica di luce (artificiale o solare).
Come memorizzare le immagini digitali, attraverso un formato Raw o Jpg ? Vantaggi e svantaggi di uno rispetto all’altro. Ne parleremo la prossima volta.
IL CONSIGLIO DEL FOTOGRAFO
Ricordiamo qual è l’uso corretto delle focali, precisando che per lunghezza focale si intende quella linea immaginaria che passa attraverso il centro della lente anteriore per fermarsi sul piano della messa a fuoco, ne consegue che avremmo:
• Corte focali ovvero i grandangoli, utilizzati soprattutto nelle foto di architettura, paesaggio ed effetti particolari;
• Medie focali ad esempio il 50mm che corrisponde grossomodo alla visione dell’occhio umano ed è utilizzato soprattutto nelle foto di reportage;
• Lunghe focali cioè i famosi teleobiettivi che vengono utilizzati sia per il ritratto, per avvicinare soggetti lontani, e soprattutto per gli eventi sportivi; Ogni obiettivo è caratterizzato da una sua luminosità ( il rapporto fra la lunghezza focale e il diametro della lente) conseguentemente la maggior luminosità di un obiettivo si avvicinerà al rapporto 1/1, il che permetterà al fotografo di fotografare in condizioni di luce scarsa.