L’On. Zoffoli ha sottolineato, nel discorso di apertura della conferenza co-organizzata con la collega eurodeputata spagnola Ayala Sender (anche lei del gruppo dei Socialisti e Democratici), come il settore dei trasporti sia responsabile del 25% delle emissioni totali di gas a effetto serra ed il trasporto su gomma ne produca i due terzi. L’impatto del settore sul raggiungimento degli ambiziosi obiettivi climatici dell’UE, tra cui l’accordo di Parigi COP21, è rilevante, soprattutto considerando che si prevede, entro il 2050, un incremento del trasporto merci dell’80%.
Tenendo presenti questi dati, l’On. Zoffoli ha invitato la Commissione Europea a promuovere la competitività del trasporto merci su rotaia, delle vie navigabili interne, del trasporto fluviomarittimo e marino e a promuovere i trasporti intermodali. Zoffoli ha infatti ricordato che il trasporto su gomma viene preferito rispetto ad altri -più ecosostenibili- essenzialmente a causa dei costi, dei tempi e delle abitudini di chi accede ai servizi logistici. Se per i costi è necessario incentivare i comportamenti virtuosi e disincentivare le scelte inquinanti, il problema dei tempi si affronta invece con una rete intermodale interconnessa e funzionale che possa garantire un rapido e ininterrotto transito delle merci attraverso l’UE. La rete logistica deve poi essere accompagnata da una semplificazione delle procedure burocratiche ed amministrative e dalla digitalizzazione del settore dei trasporti, fondamentale per garantire la condivisione dei flussi di informazioni, in modo che imprese e autorità possano fare scelte consapevoli in materia di spedizione e trasporto merci, così come nella gestione e nell’utilizzo delle reti di trasporto.
Zoffoli ha poi richiamato l’attenzione sull’importanza di arrivare a coinvolgere le PMI nella catena logistica, soprattutto attraverso l’informazione e la cosiddetta distribuzione dell’ultimo miglio. Le PMI costituiscono infatti il 90% del tessuto produttivo europeo ed è necessario metterle al centro del progetto logistico per essere concreti ed ottenere dei risultati.
Un altro aspetto importante è la logistica inversa, ha spiegato Zoffoli, cioè quella che si occupa del ritorno del prodotto consumato al luogo d’origine per il riciclo ed il riuso, che non è integrata con la logistica distributiva. Il trasporto si lega così al tema amplissimo dell’economia circolare, cioè quell’economia pensata e realizzata per trattare i rifiuti non come scarti, ma come risorse da essere riutilizzate per produrre nuovo valore, permettendo la salvaguardia dell’ambiente, uno stile di vita sostenibile ed un risparmio in termini di materie prime utilizzate.
Zoffoli ha poi sottolineato che per una rete di trasporti efficace e competitiva è fondamentale una pianificazione a 360 gradi, che tenga in considerazione la logistica dell’ultimo miglio, la necessità di far arrivare le merci nei centri urbani - dove vive l’80% della popolazione europea - e affrontare i nodi dove si creano congestioni, che rallentano e creano inefficienze lungo l’intera rete. Ci vuole integrazione tra le politiche degli Stati Membri, tra Istituzioni pubbliche e privati e tra mezzi di trasporto diversi. L’obiettivo dev’essere quello di spostare il traffico merci dalla strada alla ferrovia, investendo in treni più lunghi, più veloci, ad alta capacità, provvedendo ad un’adeguata manutenzione della rete, scegliendo una politica delle tariffe e dei pedaggi consapevole, con incentivi e disincentivi mirati a perseguire una strategia di trasporto verde ed interconnessa. In questo ambito “è la politica che deve fare delle scelte” ha sottolineato Zoffoli. La ricerca deve poi rispondere ai bisogni di carburanti alternativi, di emissioni ridotte e di tecnologia digitale necessari per una strategia di trasporto moderna in stretta collaborazione con gli enti locali. I sindaci giocano un ruolo chiave in questo settore, considerando che le merci devono spesso raggiungere i mercati dei centri urbani, e che la fase finale del trasporto e della distribuzione si effettua nelle città.
Nell’ambito di questa visione del settore della logistica intelligente, del trasporto multimodale, pulito ed interconnesso è stato sviluppato il progetto dei corridoi di trasporto TEN-T. Le TEN-T (Rete di Trasporti Trans-Europea, Trans-European Transport Network) hanno l’obiettivo di connettere il continente da Est a Ovest, da Nord a Sud e chiudere i gap tra le reti di traporto dei singoli Stati Membri, riducendo i punti di congestione e le barriere (fisiche, come i problemi tecnici, o burocratiche, come i problemi amministrativi). Le TEN-T guardano ambiziosamente ad una catena di trasporto di passeggeri e merci che percorra l’Europa intera senza soluzione di continuità, portando efficienza al sistema e consentendo ai consumatori e imprese di beneficiare dei ridotti costi di trasporto. Il progetto vuole anche stimolare l’economia, con un budget, fino al 2020, di 24 miliardi di euro.
I costi della logistica incidono per il 10% sul prezzo finale dei beni, una percentuale notevole che può essere abbassata grazie alle politiche europee nel sistema della logistica e dei trasporti. Gli obiettivi devono essere, ha concluso Zoffoli, la digitalizzazione del settore, la formazione del personale - del quale ci si attende una carenza qualitativa e qualitativa, che deve essere affrontata sfruttando tutte le risorse che l’Europa può offrire, tra cui quella dei migranti - e investimenti mirati e intelligenti per una rete di trasporti organica, interconnessa e senza interruzioni.
“Sono stato nominato relatore per il parere “strategia europea per una mobilità a basse emissioni”, continueremo perciò a confrontarci con l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile che produca ricchezza nel rispetto di chi lavora e dell’ambiente. L’Europa potrà essere protagonista nel mondo se sostiene una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Lo sviluppo di una rete di trasporti interconnessa crea più Unione e più Europa” conclude l’On. Zoffoli.
A cura di Damiano Zoffoli