Gente in Movimento
  • Home
  • Chi siamo
  • Notizie
  • Collaboratori
  • Rivista
    • Sfoglia GM
    • Scarica GM
    • Regala GM
  • Contatti
  • Sponsor & Partner

L'Italia è un Paese per startup, o quasi

5/9/2018

0 Comments

 
Foto
Panoramica sull’ecosistema dell’innovazione in Italia, quali attori e strumenti a servizio delle nuove imprese ad alto tasso di crescita.

Italia, Paese di santi, navigatori e imprenditori, innovativi. Un insieme di 10mila imprese, concentrate al centro-nord, che fatturano quasi 1 miliardo di euro, lo 0,6% del PIL e danno lavoro a poco meno di 50mila persone. 

È questa la foto scattata dall’ultima edizione del rapporto trimestrale redatto dal Ministero dello Sviluppo economico (Mise) e da InfoCamere, in collaborazione con UnionCamere. 

Secondo i dati raccolti, aggiornati al 31 marzo 2018, le startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese sono 8.897, in aumento di 506 unità (+6%)  rispetto allo stesso periodo dell’anno 
precedente. 

Si tratta di una categoria particolare di imprese, costituite a fine 2012 con l’approvazione del cosiddetto “Decreto Crescita 2.0” dal Ministro Corrado Passera, Governo Monti, che godono di particolari deroghe rispetto al diritto societario: poca burocrazia, bassi costi di avviamento e una serie di incentivi fiscali per la raccolta di capitali. 

Probabilmente una delle più riuscite, sinora, azioni di politica industriale messe a segno da un Governo italiano, insieme al Piano Impresa 4.0 dell’ex Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, che è riuscito a mobilitare investimenti per oltre 2 miliardi di euro nel 2017 secondo i dati dell’Osservatorio Industria 4.0 del Politecnico di Milano. 

Tra le cifre che meritano di essere ricordate, per comprendere meglio l’ampiezza del fenomeno, il dato sul capitale sociale sottoscritto che risulta notevolmente cresciuto negli ultimi tre mesi. 

Quest’ultimo, infatti, è passato da poco più di 423 milioni di euro nel dicembre 2017, a 499 milioni (+18%), per una media di 56.097 euro a impresa (+11,3%). Complessivamente la produzione risulta pari a 741,7 milioni euro, un dato inferiore di 20 milioni (-2,6%) rispetto ai 761 milioni di euro registrati a fine 2017. 

In linea con l’anno precedente è, invece, il reddito operativo complessivo, negativo per circa 88 milioni di euro (erano 84 a fine 2017). 

Dati più positivi emergono, invece, dal lato occupazione: il numero complessivo di soci e di addetti ha raggiunto nel primo trimestre dell’anno quota 45.861, +28,6% rispetto alla precedente rilevazione. 

Risulta invece in linea con il 2017 la distribuzione per settori di attività. 

La maggior parte delle startup (71,3%) continua a fornire servizi alle imprese (produzione di software e consulenza informatica, attività di R&S, servizi d’informazione), il 19% opera nel manifatturiero (fabbricazione di macchinari, computer, prodotti elettronici e ottici, apparecchiature elettriche), mentre il 4,1% è attiva nel commercio. 

Infine, sul fronte della distribuzione geografica la Lombardia rimane la regione in cui è concentrato il maggior numero di startup, oltre quota duemila (2.132), il 24% del totale nazionale. Seguono il Lazio, con 911 (10,2%), che supera l’Emilia-Romagna, ferma a 884 (9,9%). 

Più luci che ombre in un contesto, quello dell’ecosistema dell’innovazione, che è diventato mainstream tra i giovani come prospettiva futura in alternativa al posto fisso e comincia ad avere delle aperture di credito anche dalle PMI che iniziano a ragionare su programmi di open innovation. Parola che sta ad indicare la possibilità di effettuare lo sviluppo di prodotti, servizi e processi aprendosi all’esterno attraverso collaborazioni con le neo imprese.

Ovvio che in questo contesto vi sia un fiorire di opportunità per chi si vuole buttare nella mischia, ovvero partendo da quella che reputa una buona idea, creare la propria azienda. 

Trenta anni fa in Brianza si sarebbe parlato di “fabbrichetta”, o di “capannone”, che invece oggi si 
potrebbero tradurre con “software house”, o con “app farm”. 

Ma rispetto ai nonni, o ai genitori, gli aspiranti imprenditori di oggi, hanno facilmente accesso a un gran numero di strumenti che li possono aiutare a passare dall’idea all’Impresa velocemente: co-working, incubatori e acceleratori.

Luoghi dove, se si è disposti a fare un piccolo investimento di tempo e di denaro, è possibile ricevere il sostegno e la formazione indispensabili per fare i passi giusti verso l’obiettivo finale. 

Esistono anche strumenti “alternativi”, non alla portata di tutti, ma che premiano coloro i quali più di altri 
dimostrano di avere la testa e le gambe per farcela. 

Tra questi il metodo offerto da Réseau Entreprendre, associazione senza scopo di lucro, nata 30 anni fa in Francia, che si pone un solo obiettivo: creare imprenditori per creare posti di lavoro sul territorio. Un mestiere non facile di cui si fanno carico, in maniera assolutamente gratuita, imprenditori senior, ovvero
persone che “ce l’hanno fatta” e hanno deciso di aiutare gli altri a realizzare la stessa impresa. 

Per accedere a questa opportunità non ci si candida ma si viene scelti dagli imprenditori di Réseau dopo un percorso formativo della durata di 6/12 mesi che parte dalla verifica del potenziale imprenditoriale della 
persona. 

Non si parte dall’idea quindi, innovativa o meno che sia, ma dalla capacità di un individuo di “essere imprenditore”, ovvero di prendere la maggioranza delle quote della società che si intende costituire, lavorarci a tempo pieno e impegnarsi a creare da 3 a 5 posti di lavoro entro 3 anni. 

L’associazione è presente in 10 Paesi nel mondo, può contare su 7.500 imprenditori senior volontari che nel corso del 2017 hanno accompagnato 1.400 neo-imprenditori, che si stima creeranno 14mila posti di lavoro entro i prossimi 3/5 anni. 

In Italia l’associazione è presente in Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte. 

In Lombardia, sotto la guida del Presidente Fabrizio Barini e di altri 21 soci, dalla fondazione nel 2015, sono state create 9 neo imprese che impiegano oggi oltre 60 addetti. 

Una numero destinato ad aumentare anche a seguito della Call for Ideas Mobility Innovation World 2018 (MIW 2018), lanciata da Réseau Entreprendre Lombardia (REL) in collaborazione con Arval, società del gruppo BNP Paribas leader nel noleggio di autoveicoli a medio-lungo termine, per selezionare aspiranti imprenditori nel campo della sharing mobility.

In palio 130 ore circa di consulenza dei soci REL, del valore indicativo di 20mila euro e una riserva d’opzione di Arval per instaurare una collaborazione futura. 

A cura di Fabrizio Barini
© Gente in Movimento - riproduzione riservata

0 Comments

Your comment will be posted after it is approved.


Leave a Reply.

    RUBRICHE

    Tutti
    ATTUALITÀ
    BENESSERE E BELLEZZA
    CINEMA E LIBRI
    CONSUMATORE
    COSTUME E SOCIETÀ
    DESIGN
    ECONOMIA E LAVORO
    EUROPA
    EVENTI
    EVENTI E SPETTACOLI
    FOOD & WINE
    FOTOGRAFIA
    IMPRESA
    INNOVAZIONE
    MODA
    MOTORI
    MUSICA
    POLITICA
    PREVIDENZA
    PROFESSIONI
    RASSEGNA STAMPA
    SICUREZZA
    SPORT
    TEMPO LIBERO
    VIAGGI

    ARCHIVIO

    Marzo 2023
    Gennaio 2023
    Dicembre 2022
    Novembre 2022
    Ottobre 2022
    Maggio 2022
    Aprile 2022
    Marzo 2022
    Febbraio 2022
    Gennaio 2022
    Dicembre 2021
    Novembre 2021
    Ottobre 2021
    Settembre 2021
    Agosto 2021
    Luglio 2021
    Giugno 2021
    Maggio 2021
    Aprile 2021
    Marzo 2021
    Febbraio 2021
    Gennaio 2021
    Dicembre 2020
    Novembre 2020
    Ottobre 2020
    Settembre 2020
    Agosto 2020
    Luglio 2020
    Giugno 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Febbraio 2020
    Gennaio 2020
    Dicembre 2019
    Novembre 2019
    Ottobre 2019
    Settembre 2019
    Agosto 2019
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Maggio 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Luglio 2017
    Maggio 2017
    Marzo 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Settembre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015
    Agosto 2015
    Luglio 2015
    Giugno 2015
    Maggio 2015
    Aprile 2015
    Marzo 2015
    Febbraio 2015
    Gennaio 2015
    Dicembre 2014

Copyright © 2019 GENTE IN MOVIMENTO. Tutti i diritti riservati
Testata giornalistica iscritta nel Registro della Stampa del Tribunale di Aosta - aut. n° 3/2014
Proprietario ed Editore: DGConsulting s.c. (P.IVA 05034680966), con iscrizione al ROC n° 24934.
​Direttore responsabile: Secondo Sandiano
Per qualsiasi comunicazione: redazione@genteinmovimento.com -  Collabora con noi
Iscriviti alla Newsletter