La delegazione italiana, la più vasta e completa di sempre, è stata rappresentata da 384 atleti, 187 donne e 197 uomini, e ha partecipato in tutti gli sport, tranne che in cinque: hockey, calcio, badminton e rugby a 7. Con almeno una medaglia vinta al giorno, l’Italia si è fatta notare, e un po’ detestare, soprattutto nell’atletica, dove Marcel Jacobs ha vinto l’oro nei 100 metri, battendo gli americani, e facendo il bis insieme a Lorenzo Patta, Eseosa Desalu e Filippo Tortu nella staffetta maschile 4-100, soffiandolo per un solo centesimo di secondo alla squadra inglese. Sale sul gradino più alto anche Gianmarco Tamberi, oro nel salto in alto insieme all’avversario e amico Mutaz Essa Barshim.
Altri due ori nell’atletica leggera con Massimo Stano e Antonella Palmisano, unica donna a vincere in questa categoria, con due bellissimi primi podi nella 20 km di marcia. Le medaglie d’oro dell’atletica, per il nostro Paese, rappresentano molto di più di una vittoria ai Giochi Olimpici, in quanto sono stati segnati moltissimi record storici: il 1° agosto 2021 Marcell Jacobs è il primo italiano a partecipare alla semifinale e finale dei 100 metri piani, firmando il record nazionale di velocità di 9”80 dopo 121 anni dalla prima partecipazione dell’ Italia in questa disciplina. Lo stesso giorno, e per la precisioni, pochi minuti prima di Jacobs, Gianmarco Tamberi è il primo uomo a salire sul podio del salto in alto. Prima di lui, solo l’atletica femminile aveva avuto la sua campionessa di salto in alto con Sara Simeoni, oro a Mosca 1980, argento a Montreal 1976 e Los Angeles 1984.
Inoltre, alle precedenti Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, l’Italia non aveva vinto nessuna medaglia: da 0 a 5 ori in 5 anni. Davanti, soltanto gli Stati Uniti d’America. In questa edizione di Tokyo 2020, il primo atleta a dare il via alla conquista delle medaglie è stato Vito Dell’Aquila con il suo oro nel Taekwondo nella categoria -58kg. Ci spostiamo in acqua, non in piscina ma sul fiume, dove la coppia formata da Valentina Rodini e Federica Cesarini ha conquistato l’oro nel canottaggio. Primo posto storico anche per la coppia mista Ruggero Tita e Caterina Banti nella vela, classe Nacra 17, quella con il catamarano.
L’ultimo oro arriva dal ciclismo indoor, con l’inseguimento a squadre maschile e il team composto da Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Jonathan Milan. Tra i restanti campioni olimpici, scrivono la storia dello sport italiano il quartetto composto Thomas Ceccon, Alessandro Miressi, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo con l’argento nel nuoto per la staffetta 4x100 metri stile libero maschile. Due di loro, Miressi e Ceccon, insieme a Nicolò Martinenghi e Federico Burdisso risalgono sul terzo gradino del podio per la staffetta 4x100 metri misti maschile.
Argento storico anche per la ginnasta Vanessa Ferrari, salita sul podio nel corpo libero femminile, vincendo la prima medaglia olimpica per la ginnastica femminile dopo 93 anni, da Amsterdam 1928. Lucilla Boari, invece, è la prima italiana a vincere una medaglia nel tiro con l’arco, un bronzo nell’individuale femminile, mentre Irma Testa è la prima italiana a vincere una medaglia nel pugilato, bronzo nei pesi piuma femminili. Scrive la storia la divina Federica Pellegrini, la prima donna a centrare cinque finali olimpiche consecutive nei 200 stile libero. Suo il quinto posto.
Bocciati, si fa per dire, perché parliamo pur sempre dei migliori atleti al mondo, gli sport di squadra, pallanuoto e volley, dove alla vigilia dei Giochi il podio sembrava possibile. Male il tiro a volo e il trap. Un po’ di amarezza per la scherma, dove le medaglie sono arrivate, ma nessun oro, non accadeva da Mosca 1980.