Un supporto finanziario, in ogni caso, soggetto a condizioni perentorie ma teso a proteggere e promuovere la diversità culturale e linguistica europea.
“Europa creativa”, attraverso specifici bandi di partecipazione pubblica che si rinnovano annualmente, sostiene principalmente progetti relativi alla distribuzione e alla vendita di opere audiovisive all’interno e al di fuori dell’Europa, allo sviluppo della European Platform, alla produzione di progetti relativi al settore giornalistico, allo sviluppo di competenze e la formazione professionale per i professionisti del settore audiovisivo (per restare nell’ambito dei bandi in questo momento attivi).
Il Programma, in realtà, si compone di tre sezioni: Cultura, Media, Trans-settoriale. A partire da queste tre sezioni si creano poi bandi per la creazioni di progetti per l’appunto nel settore Cultura, Media e Trans-nazionale (relativo, in sostanza, alla promozione di misure trasversali per la creazioni di reti di cooperazione strategica).
Il programma “Europa Creativa” finanzia sia Enti Pubblici che Privati (incluse le piccole e medie imprese) che operano nei settori culturali e audiovisivo, della musica, delle arti e dello spettacolo e che siano operative in uno degli Stati Membri dell’Unione. La dotazione finanziaria nell’arco del settennato 2014-2020, di “Europa Creativa” è di circa 1,46 miliardi di euro, per progetti che possano permettere non al singolo, ma all’Europa, di crescere in maniera progressiva in quei settori spesso bistrattati da alcune Istituzioni locali e nazionali.
A cura di Mariapaola Cherchi e Mario Mariella