Gente in Movimento
  • Home
  • Chi siamo
  • Notizie
  • Collaboratori
  • Rivista
    • Sfoglia GM
    • Scarica GM
    • Regala GM
  • Contatti
  • Sponsor & Partner

L’espansione dell’UE nell’area balcanica

21/11/2021

0 Comments

 
Foto
Il 6 ottobre 2021 a Brdo, in Slovenia, si è tenuto un vertice dei leader Europei e dei Paesi balcanici, per discutere le possibilità di un futuro allargamento dell’UE a questa regione. Da questo incontro è stato redatto un documento, la dichiarazione di Brdo, che riassume le conclusioni tratte dall’importante incontro. 
Nel documento leggiamo che l’UE ribadisce il suo sostegno alla prospettiva europea dei Balcani occidentali e l’impegno a favore del processo di allargamento. L’Unione ha quindi l’intenzione di intensificare ulteriormente il coinvolgimento nell’area per portare avanti la trasformazione politica, economica e sociale della regione, riconoscendo i progressi già compiuti dai Balcani occidentali. In risposta, i partner dei Balcani occidentali hanno sottolineato la dedizione ai valori e principi europei e la volontà di realizzare le riforme necessarie nell’interesse della loro popolazione.

Tra questi, vengono evidenziati: il primato della democrazia, dei diritti e valori fondamentali e dello Stato di diritto, la prosecuzione degli sforzi per lottare contro la corruzione e la criminalità organizzata e per sostenere la buona governance, i diritti umani, la parità di genere e i diritti delle persone appartenenti a minoranze. La credibilità di questi impegni dipende dall’efficace attuazione delle riforme necessarie e dal conseguimento di solidi risultati sostenuto da una comunicazione pubblica chiara e coerente. Una società civile autonoma e mezzi di comunicazione indipendenti e pluralistici sono componenti essenziali di qualsiasi sistema democratico.

L’UE è il partner più stretto, il maggiore investitore e il principale donatore della regione. Per questo, la portata delle misure di sostegno deve essere pienamente riconosciuta e veicolata nella comunicazione dei Paesi balcanici e nei loro dibattiti pubblici. D’altro canto, il sistema di sostegno europeo continuerà ad essere legato al conseguimento di progressi tangibili in materia di Stato di diritto e di riforme socioeconomiche, e all’adesione ai valori, alle regole e agli standard europei. I partecipanti hanno confermato la volontà di rafforzare la cooperazione internazionale, sia all’interno della regione, sia tra i Paesi Balcani e gli Stati membri confinanti.

L’accordo di Prespa con la Grecia e il trattato sulle relazioni di buon vicinato con la Bulgaria sono due esempi importanti degli sforzi compiuti dai presenti per favorire la riconciliazione, la stabilità regionale, e per risolvere controversie che sono radicate nel passato: la stabilità e lo sviluppo dell’intera regione sono requisiti fondamentali per garantire il proseguimento dei percorsi europei. I leader hanno poi discusso di un tema di estrema attualità, ovvero l’emergenza sanitaria per il Covid-19. La crisi pandemica continua ad avere gravi ripercussioni sulle società e sulle economie europee, evidenziando la necessità di accordi di cooperazione bilaterali.

Dallo scoppio della pandemia, l’UE è stata al fianco dei Balcani occidentali, sostenendoli a livello sanitario e socioeconomico con a 3,3 miliardi di euro. Per far sì che si possa uscire al meglio da questa situazione, l’Unione è pronta a migliorare ulteriormente l’accesso ai vaccini, alla diagnostica e alle terapie e a garantire e ottimizzare la prevedibilità e la resilienza delle crisi future, rispecchiando la solidarietà e il sostegno reciproco su cui si fonda. I rappresentanti dell’Unione hanno poi presentato il piano economico e d’orientamento per l’attuazione dell’agenda verde per i Balcani occidentali. Il piano prevede un pacchetto di investimenti di circa 30 miliardi di euro per la regione nell’ arco dei prossimi sette anni, di cui 9 miliardi di EUR in sovvenzioni e 20 miliardi di EUR in investimenti, stanziati dal nuovo strumento di garanzia per i Balcani occidentali.

Al fine di massimizzare il potenziale impatto del piano economico e di investimenti, i partner dei Balcani occidentali dovranno intraprendere riforme economiche e sociali nonché rafforzare lo Stato di diritto. Il piano può stimolare la ripresa socioeconomica e la competitività verdi a lungo termine, sostenerne la transizione verde e digitale, promuovere la connettività sostenibile, l’integrazione regionale, gli scambi commerciali e, in tal modo, consolidare la cooperazione e la convergenza con l’Unione, anche in relazione agli obiettivi dell’UE in materia di clima. Ricordiamo che il piano europeo di decarbonizzazione prevede la diminuzione del 55% delle emissioni di CO2 entro il 2030 e il raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050.

In linea con il Green Deal, l’agenda è un motore fondamentale della transizione verso economie moderne, neutre in termini di emissioni di carbonio, resilienti ai cambiamenti climatici ed efficienti sotto il profilo delle risorse per liberare il potenziale dell’economia circolare, combattere l’inquinamento e migliorare la gestione dei rifiuti. Per il successo della sua attuazione è necessario un forte impegno della regione, confermato dai presenti favorevoli all’accordo. Infine, si è discusso di sicurezza. La decisione dei Paesi Balcanici di stare al fianco dell’UE è un chiaro segno del loro orientamento strategico.

​Pertanto, ci si aspetta che approfondiscano ulteriormente la cooperazione in materia di politica estera e di sicurezza comune (PESC), compiano progressi tangibili e sostenibili verso un pieno allineamento alle posizioni di politica estera dell’UE e agiscano di conseguenza. Precisiamo che alcuni Paesi sono già pienamente allineati a tutte le decisioni e dichiarazioni PESC e li incoraggiamo a proseguire in questa direzione. L’UE e i Balcani occidentali condividono una serie di sfide in materia di sicurezza che richiedono un’azione coordinata. Rafforzeremo la cooperazione internazionale per contrastare la disinformazione e altre minacce ibride riconducibili, in particolare, ad attori di Paesi terzi che cercano di minare la prospettiva europea della regione.
© Gente in Movimento - riproduzione riservata

0 Comments

Your comment will be posted after it is approved.


Leave a Reply.

    RUBRICHE

    Tutti
    ATTUALITÀ
    BENESSERE E BELLEZZA
    CINEMA E LIBRI
    CONSUMATORE
    COSTUME E SOCIETÀ
    DESIGN
    ECONOMIA E LAVORO
    EUROPA
    EVENTI
    EVENTI E SPETTACOLI
    FOOD & WINE
    FOTOGRAFIA
    IMPRESA
    INNOVAZIONE
    MODA
    MOTORI
    MUSICA
    POLITICA
    PREVIDENZA
    PROFESSIONI
    RASSEGNA STAMPA
    SICUREZZA
    SPORT
    TEMPO LIBERO
    VIAGGI

    ARCHIVIO

    Gennaio 2023
    Dicembre 2022
    Novembre 2022
    Ottobre 2022
    Maggio 2022
    Aprile 2022
    Marzo 2022
    Febbraio 2022
    Gennaio 2022
    Dicembre 2021
    Novembre 2021
    Ottobre 2021
    Settembre 2021
    Agosto 2021
    Luglio 2021
    Giugno 2021
    Maggio 2021
    Aprile 2021
    Marzo 2021
    Febbraio 2021
    Gennaio 2021
    Dicembre 2020
    Novembre 2020
    Ottobre 2020
    Settembre 2020
    Agosto 2020
    Luglio 2020
    Giugno 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Febbraio 2020
    Gennaio 2020
    Dicembre 2019
    Novembre 2019
    Ottobre 2019
    Settembre 2019
    Agosto 2019
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Maggio 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Luglio 2017
    Maggio 2017
    Marzo 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Settembre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015
    Agosto 2015
    Luglio 2015
    Giugno 2015
    Maggio 2015
    Aprile 2015
    Marzo 2015
    Febbraio 2015
    Gennaio 2015
    Dicembre 2014

Copyright © 2019 GENTE IN MOVIMENTO. Tutti i diritti riservati
Testata giornalistica iscritta nel Registro della Stampa del Tribunale di Aosta - aut. n° 3/2014
Proprietario ed Editore: DGConsulting s.c. (P.IVA 05034680966), con iscrizione al ROC n° 24934.
​Direttore responsabile: Secondo Sandiano
Per qualsiasi comunicazione: redazione@genteinmovimento.com -  Collabora con noi
Iscriviti alla Newsletter