Quello che appare chiaro è che la soddisfazione economica non è l’unico bisogno che il lavoratore cerca nel contratto di lavoro! La possibilità di conciliare “lavoro e vita personale” è uno degli elementi valutati come “essenziali”, a tal punto che il legislatore ha dovuto rivedere la normativa, ampliando e rimodulando con diverse norme entrate in vigore negli scorsi mesi, sia il lavoro agile che i congedi parentali, oltre alle informazioni obbligatorie da fornire a inizio collaborazione.
Ma le aziende, come possono cercare di difendersi da questo fenomeno, che porta ad uno scambio di lavoratori continuo, vanificando gli investimenti sulla formazione e sull’addestramento? Una risposta semplice e valida per tutte le situazioni non esiste, ma possiamo dire che sicuramente curare il clima aziendale è indispensabile! I lavoratori devono essere “felici” di svegliarsi ed andare a lavorare nonostante il traffico, l’organizzazione familiare necessaria, le intemperie ecc... Offrire un posto di lavoro, solo descrivendo la retribuzione e le mansioni da svolgere, è riduttivo: l’orario di lavoro e la sua flessibilità oggi è un elemento richiesto e indispensabile.
Inoltre il poter contare sui colleghi, sulla sintonia e sulla squadra per portare a termine il lavoro, soprattutto in momenti difficili e stancanti della vita, è rassicurante: sapere di trovare nel collega un alleato per risolvere un problema, essere pronto a restituire tale aiuto al momento giusto, riduce lo stress ed alimenta il senso del dovere e la soddisfazione nel proprio operato. Offrire una formazione continua capace di accrescere le proprie competenze (magari la possibilità di una crescita nella carriera) e ampliare il proprio bagaglio culturale è strumento che le aziende, anche di piccole dimensioni, devono alimentare di più rispetto al passato.
Infatti, investire sul migliorare il clima aziendale con corsi di team-building, leadership, problem-solving, comunicazione efficace, significa aumentare la produttività, ridurre assenteismo, gli errori e gli infortuni sul lavoro oltre a riuscire e trattenere i talenti migliori, e far fruttare l’investimento sulle risorse umane. Il team-building crea la squadra, crea l’empatia e la fiducia necessaria per portare a termine il compito lavorativo, nei tempi e nei modi che l’azienda richiede. Un buon team affiatato , non cerca colpevoli , ma modifica le procedure affinché non si possano creare errori e mancanze.
Lavorare con soddisfazione in un team, con cui condividi risultati e valori, contrasta con la necessità di cambiare e dare le dimissioni per fare nuove esperienze: magari i collaboratori cercheranno nuovi stimoli ma in ambiti diversi dal lavoro, facendo sì che il datore di lavoro possa contare su di loro, sul loro impegno e sulla loro disponibilità. Noi vi possiamo aiutare in questo! Contattateci! https://www.studiogiovannone.it/