Se a dicembre 2018 le stime parlavano di un incremento del nostro PIL per l’intero 2019 dell’1,1%, ora siamo solamente allo 0,1%. Per il prossimo anno si prospetta una crescita economica dello 0,5%, contro il precedente 1,2%.
In questo contesto, a partire dalla scorsa primavera, il Governo italiano, ha messo in campo un serie di misure aggiuntive rispetto a quelle introdotte con la legge di Bilancio 2019, per dare impulso all’economia.
Nel novero delle previsioni introdotte alcune mirano a favorire in particolare l’ecosistema dell’innovazione, comparto vitale per il futuro dell’Italia, all’interno del quale opera Réseau Entreprendre Lombardia, associazione no profit di imprenditori senior, manager e professionisti, che punta sulla creazione di nuove imprese per creare posti di lavoro.
Tra i provvedimenti legislativi più importanti segnaliamo il Decreto Semplificazioni e il Decreto Crescita, entrambi convertiti in legge dal Parlamento e quindi in vigore. Il primo, ha stabilito una serie di misure volte a ridurre la burocrazia per le Startup, le PMI Innovative e le Società di Capitali.
Le prime due ad esempio avranno più tempo per assolvere ad una serie di obblighi informativi, necessari per mantenere i requisiti da cui derivano numerose agevolazioni. Nel caso delle Società di Capitali invece, vengono accelerati i tempi per la costituzione, consentendo quindi di operare sul mercato più velocemente. Le novità più rilevanti sono però contenute nel Decreto Crescita.
Il provvedimento è ricco di azioni a favore delle PMI e delle Startup: rifinanziamento del super ammortamento con aliquota al 130%. Incentivo fiscale che consentirà di finanziare l’acquisto, anche in leasing, di beni strumentali nuovi per il periodo dal 1 aprile al 31 dicembre 2019, introducendo un tetto massimo per gli investimenti agevolati pari a 2,5 milioni di euro.
Il rafforzamento della Nuova Legge Sabatini con l’elevazione del tetto massimo degli investimenti a 4 milioni di euro e la possibilità di erogazione in unica rata per importi sotto i 100 mila euro. Potranno inoltre usufruire dell’incentivo le PMI impegnate in processi di capitalizzazione con il riconoscimento di un contributo maggiorato.
L’ampliamento della platea dei possibili beneficiari degli incentivi per i processi di trasformazione digitale, come i processi produttivi delle PMI dei settori manifatturiero, servizi e turismo, e l’introduzione di una nuova misura che combina contributo e finanziamento agevolato.
L’agevolazione coprirà il 50% degli investimenti ammessi, con un importo minimo di progetto pari a 50 mila euro (inizialmente fissato a 200 mila euro).
Nell’ambito della ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare, saranno finanziati progetti finalizzati ad un uso più efficiente e sostenibile delle risorse, con importo compreso fra 500 mila e 2 milioni di euro.
L’agevolazione si compone di un finanziamento agevolato per il 50% e di un contributo diretto alla spesa fino al 20% delle spese e dei costi ammissibili. Per quanto riguarda il sostegno alla proprietà intellettuale sono previsti bandi annuali a sostegno della proprietà intellettuale per il deposito e la valorizzazione di marchi, disegni e brevetti.
È stato esteso il fondo di garanzia alle medie imprese, favorendo l’accesso al credito attraverso una nuova sezione del Fondo di Garanzia dedicata alle imprese fino a 499 dipendenti.
Per la partecipazione delle PMI a fiere internazionali all’Estero e in Italia è prevista la concessione di un credito d’imposta nella misura del 30% delle spese ammissibili fino ad un massimo di 60 mila euro. Per quanto riguarda le Startup è stata introdotto una misura denominata nuove imprese a tasso zero che prevede un finanziamento a tasso zero per lo startup d’impresa.
Viene ampliato il numero dei beneficiari alle PMI, costituite da non più di 60 mesi, e cambiata la durata e l’importo massimo del finanziamento.
A cura di Fabrizio Barini.