“Come nuova amministrazione siamo diventati operativi lo scorso 21 ottobre in piena pandemia” spiega Carlo Marzi, assessore alle Finanze, Innovazione, Opere pubbliche e Territorio. Ci siamo trovati a gestire due situazioni straordinarie: una pandemia e, conseguentemente, la stagione invernale chiusa”. Un doppio colpo quasi fatale per la realtà valdostana, territorio la cui economia dipende in buona parte dal turismo.
“Ovviamente” conferma Marzi “tra i comparti più colpiti ci sono senza dubbio quello alberghiero, della ristorazione, degli impianti sciistici, degli agriturismi. Quasi tutti gli altri settori, dall’agricoltura ai trasporti, all’edilizia, sono anch’essi in qualche modo interconnessi e hanno una quota importante del giro d’affari correlata con il mondo del turismo. La situazione creata dalla seconda e dalla terza ondata ha causato effetti devastanti non ancora completamente definibili visto che la pandemia è in risoluzione”.
In più, evidenzia l’assessore regionale alle Finanze, “il primo lockdown decretato poco più di un anno fa, è arrivato quando la stagione invernale volgeva al termine e, quindi, con un impatto più contenuto rispetto a questa volta quando, invece, ha colpito a 360 gradi i comparti economici e per tutta la durata della stagione”.
Carlo Marzi conferma che la Regione sta cercando di dare risposte concrete alle richieste di aiuto “provenienti praticamente da tutti gli ambiti economici e della società. Abbiamo tracciato una immaginaria linea rossa tra le richieste, cosa si poteva fare e quello che si doveva fare per rendere efficaci le misure”.
Tre i fronti principali sui quali l’amministrazione si muove. “Il primo è quello relativo all’intervento diretto ai lavoratori dell’economia regionale” spiega Marzi. In tal senso si introduce il concetto di stagionalità, peculiare dell’economia dei territori di montagna, prendendo in esame, per la sospensione dei mutui, un confronto tra la stagione invernale 2020/2021 e quella 2019/2020.
“Il secondo, più recente, riguarda la sospensione delle rate dei mutui di imprese e cittadini, un provvedi-
mento votato all’unanimità da parte del Consiglio regionale e che risponde a un’esigenza concreta proveniente dal territorio”.
La sospensione è relativa alla quota capitale delle rate in scadenza dal 1° maggio 2021 e fino al 31 ottobre 2022 e consente alla parte mutuataria di beneficiare di un periodo di tempo durante il quale la stessa dovrà corrispondere alle scadenze originarie la sola quota interessi delle rate sospese.
“Si tratta”, sottolinea l’assessore, “di una misura parallela a quella nazionale e prevede la sospensione delle posizioni debitorie che fanno capo alla finanziaria regionale Finaosta, la quale gestisce 800milioni di euro di mutui compresi quelli per l’acquisto della prima casa e finanziamenti relativi un po’ a tutti i settori economici”.
“È un’operazione” dice Marzi “che da un lato tiene conto dei conclamati peggioramenti della situazione economica da parte delle imprese o la perdita del lavoro per i cittadini, ma prevede anche la possibilità, da parte della finanziaria regionale di rinegoziare i finanziamenti spostando in avanti anche di cinque anni la scadenza naturale della rateizzazione”. Naturalmente, in questi casi Finaosta è chiamata a verificare l’esistenza di idonee condizioni di merito di credito da parte dei beneficiari.
La sospensione delle rate è prevista unicamente per chi ha subito un comprovato disagio economico e la conservazione della possibilità di pagare le rate per chi ne ha la disponibilità, consente di creare un principio di virtuale solidarietà orizzontale tra chi può e chi è in difficoltà, e, al contempo, genera un margine positivo nelle disponibilità che consente alla Finanziaria regionale di poter continuare ad erogare credito.
Il terzo fronte di aiuti cui la Regione sta lavorando dovrebbe vedere la luce a breve: si tratta di un pacchetto di misure che faranno capo all’assessorato allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, guidato da Luigi Bertschy, coinvolgendo anche tutti gli Assessorati regionali, una sorta di “ristori alla valdostana” rivolto al mondo del lavoro e alle imprese, con anche interventi di matrice fiscale e ulteriori accordi sul versante del credito portando la Regione a dialogare direttamente con il Mediocredito centrale e ideando con la propria finanziaria regionale, Finaosta, degli aiuti specifici.
A cura di Carlo Marzi.