Chi organizza la sessione di gioco, chiamato master o narratore (Dungeons and Dragons non vi dice nulla?) si occupa di fornire ai giocatori i tratti del mondo in cui dovranno muoversi, disegnando con dettagli via via sempre più complessi l’ambiente in cui l’azione si svolge, gestirà i personaggi secondari, gli antagonisti e le creature fantastiche, classificabili sotto il nome di personaggi non giocanti (PNG). Solitamente i personaggi vengono smistati in gruppi, contribuendo così ad aumentare l’aspetto sociale che caratterizza questa attività ludica.
Ogni giocatore crea il personaggio che interpreterà nel gioco. Oltre a definirne il carattere e la storia passata, dovrà stabilirne gli scopi, le motivazioni che lo spingeranno ad agire, gli ideali a cui si ispirerà e, in generale, tutto ciò che può dare spessore e profondità alle sue azioni al fine di attribuire senso e coerenza alle azioni che compirà durante questo incredibile viaggio.
L’unione e la cooperazione dell’organizzazione e dei giocatori riescono a dare vita a un gioco che può avere durata indefinita, da una singola sessione (completata in poche ore) a una serie di sessioni di gioco ripetute che possono proseguire per anni, con un cast di personaggi e giocatori che si evolve nel tempo così come si evolve l’ambientazione stessa. Il termine gioco di ruolo fu utilizzato per la prima volta dallo psicologo Jacob Levi Moreno nel 1934, il quale sperimentò la tecnica dello psicodramma: il paziente recita, con l’aiuto di alcuni assistenti, un avvenimento del suo passato per lui conflittuale ove vi sia un antagonista. Successivamente i ruoli vengono invertiti e il paziente si trova a recitare la parte del proprio antagonista per cercare di capire ciò che quest’ultimo ha provato in quel momento.
Questa prima accezione del termine però non ha alcuna attinenza con l’attività ludica, la quale mostra radici più profonde, radicate nella nostra infanzia. Dopotutto, il “facciamo finta che” tipico dei bambini non è altro che un semplice gioco di ruolo. Ad oggi in Italia sono presenti organizzatori e associazioni su tutto il territorio nazionale. Perciò, se questo articolo vi ha incuriosito, potrete scoprire molto di più esplorando queste terre misteriose, rivolgendovi magari a qualche noto druido o cavaliere.