Alcuni di essi, per le campagne destinate ai viaggiatori LGBTQ+ italiani, si rivolgono proprio a Com.ma, Community Marketing, il partner identificato dalla Regione, editore di Gay.it e Gayfriendlyitaly.com. In Italia, invece, a parte esperienze sporadiche, vi è ancora scarsa consapevolezza del potenziale insito in questo posizionamento.
Il turismo “friendly” si basa su una community contraddistinta da buona capacità di spesa, profilo culturale ed economico medio alto, prevalenza di single e coppie e perciò maggiore dinamicità e propensione al viaggio. Un identikit ideale per l’offerta turistica della Toscana, tanto più in un anno come il 2021 che si profila all’insegna della riscoperta di mete lontane dal turismo di massa.
Del resto, dopo l’adozione delle Unioni Civili nel 2016, l’Italia avrebbe potenzialmente le carte in regola per essere percepita come destinazione friendly, ma non vi sono ancora iniziative organiche che perseguano anche questo fine. La collaborazione prevede la pubblicazione di una serie di itinerari ed esperienze “friendly”, disponibili in lingua italiana e inglese, prodotti da GayFriendlyItaly per VisitTuscany l’engagement degli operatori turistici ed economici toscani.
Aderendo alla Carta dei Valori del Turismo Inclusivo, legata alla valorizzazione della diversità e alla consapevolezza nell’approcciarsi a questo tipo di clientela, si potranno proporre offerte LGBTQ+ friendly attraverso il portale make.visittuscany.com. Il progetto ha la doppia valenza di volano per il rilancio del turismo e di progresso sociale per la popolazione toscana. Il turismo è infatti un settore che, per propria natura, veicola anche all’esterno del nostro territorio un’impostazione valoriale che riteniamo importante rispettare e divulgare assieme a tutto il sistema produttivo coinvolto.
Per mezzo delle attività finalizzate a sostenere il turismo in Toscana, viene dato uno stimolo allo sviluppo di una società più inclusiva, consapevole e aperta, capace di valorizzare le diversità, creare coesione, migliorare la qualità della vita e creare maggior opportunità per tutti.
LGBTQ+ è la sigla correntemente più utilizzata a livello internazionale per definire l’insieme delle comunità Gay, Lesbica, Bisessuale, Transessuale, Queer, ossia che non vuole utilizzare etichette per definire il proprio orientamento, ed altre sfumature dello spettro della sessualità che non si riconoscono nell’orientamento affettivo più comune, quello eterosessuale, oppure nel binarismo di genere maschio - femmina. Idealmente il proprietario di una struttura non dovrebbe aver bisogno di dichiarare di essere “LGBTQ+ friendly” in quanto il buon senso, il vivere civile nonché la stessa deontologia professionale dovrebbero vietare comportamenti discriminatori verso qualsiasi minoranza.
Nella realtà però questi episodi sono ancora tristemente frequenti, e oltre ai comportamenti volutamente discriminatori, si verificano episodi che derivano da una scarsa consapevolezza sul tema e sulle sue possibili ripercussioni, che configurano spesso danni all’immagine di un’intera categoria produttiva. L’adesione a questa Carta dei Valori certifica la volontà di comprendere e accogliere le specificità di ogni viaggiatore.