“Il mio sogno era di compiere un percorso di studi di tipo artistico, ma le scuole erano lontane e gli sbocchi per il futuro troppo incerti, così ho preferito orientarmi verso studi che mi assicurassero un futuro stabile”.
L’occasione di dare sfogo al suo bisogno di creatività arriva nell’inverno del 2005 quando, spinta dal consiglio di un collega, partecipa al corso dello scultore Franco Pinet. “All’inizio ero molto scettica, perché ero abituata al disegno bidimensionale e il passaggio a opere tridimensionali è stato molto faticoso, ma mi ha appassionata fin da subito, tanto che ho ripetuto il corso l’anno successivo e nel 2007 sono stata scelta dallo stesso Pinet per partecipare a un biennio di bottega scuola”.
Questa è senza dubbio l’esperienza più importante per la formazione artistica di Alessandra, che può conoscere le tecniche di lavorazione, sperimentare diversi tipi di legno e sviluppare uno stile del tutto personale.
“Da quando ho iniziato ho provato il legno di noce, il tiglio e il cirmolo, che è tenero, profumatissimo e avendo molti nodini è adatto per scolpire gli animali, ma il legno che mi dà più soddisfazioni è quello d’acero. Nonostante sia molto duro e faticoso da lavorare, la resa finale, così chiara e liscia, simile all’osso, è perfetta per quando scolpisco figure umane”.
Per mantenere attiva la sua produzione, Alessandra partecipa ogni anno alla Foire de la Paquerette, a Courmayeur, e alle fiere di Sant’Orso di Donnas e Aosta, cui partecipa da cinque anni. “Per quest’anno avevo in mente di creare una scritta fatta di uccellini scolpiti ma era un progetto troppo laborioso, così ho deciso di portare sette o otto pezzi, da disporre come se fossero persone che si recano alla fiera, come un’esposizione nell’esposizione”.
Quando le faccio notare che se esponesse più opere avrebbe più possibilità di vendere, sorride: “Ciò che mi interessa di più è allestire un banco che possa emozionare l’osservatore, poi voglio capire se i miei pezzi piacciono al pubblico. La vendita è una preoccupazione minore, anzi, spesso sono così legata ai miei lavori che fatico molto a separarmene”.
Come ultima domanda, le chiedo se abbia qualche consiglio da dare a coloro che vorrebbero intraprendere la strada della scultura: “La Valle d’Aosta offre molte opportunità in questo senso, perché ci sono molti corsi che permettono di iniziare un percorso artistico e imparare a scolpire può essere una buona possibilità per crearsi un lavoro in questo momento di crisi, quindi posso dire… provateci!”
A cura di Eleonora Barone