Da subito, si è reso necessario intervenire per salvaguardare imprese, lavoratori e famiglie, per contenere i danni di una pandemia che ha inevitabilmente avuto effetti fortissimi sul nostro tessuto economico e sociale. Per questo, tra le misure prese a livello europeo, ve ne sono alcune specifiche per il mondo del lavoro e delle imprese.
La Commissione Europea fin dai primi giorni ha sospeso il Patto di Stabilità e Crescita, per permettere ai Paesi di reperire liquidità per aziende e famiglie.
Tra i più importanti strumenti messi in campo c’è invece il piano SURE, il quale sosterrà le migliaia di imprese che, a causa dei ricavi fortemente ridotti, incontrano difficoltà nel pagamento dei propri dipendenti.
Si tratta di una vera e propria cassa integrazione europea con un fondo da 100 miliardi di euro, che permetterà di fornire sostegno agli Stati membri, contribuendo ai programmi nazionali di cassa integrazione. Le risorse saranno raccolte dall’UE sui mercati tramite l’erogazione di bond tripla A, fondi che saranno poi trasferiti ai Paesi in difficoltà attraverso l’erogazione di prestiti a bassi tassi di interesse e scadenze a lungo termine. Un’azione di questo tipo costituisce un aiuto indispensabile per traghettare le imprese fuori dall’emergenza in cui ci troviamo.
Con il quantitative easing della Banca Centrale Europea, che ha messo in campo interventi per oltre mille miliardi di euro, l’Unione Europea ha aiutato le imprese e le banche ad assorbire lo shock della crisi. A ciò si aggiunge il Corona Investment Initiative della Commissione Europea, il quale mette immediatamente a disposizione degli Stati membri 37 miliardi di euro insieme agli oltre 40 miliardi già mobilitati da parte della Banca Europea degli Investimenti.
Al Parlamento Europeo abbiamo inoltre recentemente approvato anche una serie di agevolazioni per uno dei settori più colpiti dalla crisi, l’aviazione, semplificando le regole riguardo le bande orarie negli aeroporti e sospendendo parte dei regolamenti in materia di aiuti di stato. In queste settimane, infine, l’UE è al lavoro per istituire un fondo europeo di ripresa, per coordinare in maniera strutturata e solidale il post-crisi.
C’è ancora molto da fare, ma le misure già adottate costituiscono dei passi avanti importanti per il superamento di questa emergenza.
L’arrivo della Covid-19 ha messo a nudo l’importanza dei rapporti commerciali, culturali e sociali che rendono interdipendenti le nazioni europee.
Questa crisi mostra ancora una volta la necessità di rafforzare gli strumenti a disposizione delle istituzioni UE in modo da poter rispondere in maniera più tempestiva ed efficace alle necessità dei lavoratori e delle imprese. Dobbiamo agire in maniera congiunta e più solidale, davanti a una sfida così imponente come quella posta dal coronavirus nessuno Stato membro dell’Unione può salvarsi da solo.
A cura dell’On. Brando Benifei.