I maghi della cartapesta del Carnevale di Viareggio guardano non solo a cosa avviene nei Palazzi della politica, ma si fanno beffa delle nuove mode e delle manie quotidiane, occupandosi anche di tematiche sociali e drammi internazionali.
Sono questi alcuni dei temi scelti per i carri allegorici e le mascherate, che sfileranno al Carnevale di Viareggio 2016 le domeniche 7, 14, 21, 28 febbraio (dalle ore 15) e sabato 5 marzo (dalle ore 18,30). Cinque giornate di grande spettacolo sui Viali a Mare, con le gigantesche macchine carnevalesche realizzate dalle sapienti mani dei maestri costruttori viareggini.
Sui Viali a Mare di Viareggio si potranno ammirare dieci carri di prima categoria, quattro di seconda, nove mascherate in gruppo, venti maschere isolate. A bordo di ogni carro di prima categoria ballano fino a 275 figuranti in maschera. A realizzare le festose macchine di cartapesta sono i Maestri costruttori viareggini. Oltre 25 ditte artigiane, con più di mille persone al lavoro, impegnate tutto l'anno nella realizzazione di veri e propri teatri viaggianti. In molti casi si tratta di figli d’arte che hanno ereditato dai padri e dai nonni le abilità e i segreti di un mestiere unico al mondo.
Alti oltre 20 metri, larghi 12, i colossi di cartapesta sono creati per stupire il pubblico con effetti coreografici straordinari. L’impatto scenografico, la cura nella modellatura e nella colorazione, la musica, il brio dei figuranti a bordo, uniti alla spettacolarità dei movimenti, che sfidano le leggi della fisica, rendono i carri dei veri teatri viaggianti, unici al mondo. Ogni anno, alla fine delle sfilate, una selezionatissima giuria stila la classifica di merito, decretando vincitori e vinti.
La materia prima dei carri del Carnevale di Viareggio è la cartapesta, o meglio, la carta a calco. Inventata dal costruttore viareggino Antonio D’Arliano nel 1925 ha permesso di realizzare opere sempre più grandi, ma allo stesso tempo leggere.
Modelli in creta, calchi in gesso, carta di giornale e colla, fatta di acqua e farina, sono gli ingredienti semplici del più grande spettacolo al mondo nel suo genere. La filosofia del recupero e del riciclaggio, attraverso una tecnica manuale unica, sono la base della manifestazione.
Una manifestazione che ha una storia più che centenaria. La prima sfilata di carrozze addobbate a festa nella storica Via Regia, nel cuore della città vecchia, è datata 1873. Fu la prima edizione del grande spettacolo che è oggi il Carnevale di Viareggio.
Trasferito sul lungomare all’inizio del Novecento, è cresciuto per dimensioni e popolarità anno dopo anno. È del 1921 l’inno del Carnevale, mentre dal 1925 viene dato alle stampe il manifesto ufficiale, negli anni firmato da grandi artisti.
Nel 1954 la neonata Rai ha trasmesso la sua prima diretta TV esterna proprio dal Carnevale di Viareggio, trasformandolo anche in un evento mediatico. Nel 1958 la telecronaca della sfilata dei carri viene trasmessa in Eurovisione. Nel 1973 il Carnevale ha festeggiato il Centenario con un’edizione eccezionale.
Dal 1931 ha la sua maschera simbolo: Burlamacco. Creato dal pittore e grafico viareggino Uberto Bonetti nel 1930, dall’anno successivo è sul manifesto ufficiale. Prendendo spunto dalle maschere della Commedia dell’Arte e disegnandola in chiave futurista, Bonetti ha voluto riassumere nella maschera i due momenti clou della vita della città di Viareggio: l’estate (con i colori bianco e rosso tipici degli ombrelloni sulle spiagge negli anni Trenta) e il Carnevale.
Oggi il Carnevale di Viareggio è la più grande manifestazione folcloristica italiana, con un bilancio di 4 milioni di euro all’anno.
La manifestazione ha una notorietà elevatissima e oltre 30 milioni di persone seguono e apprezzano l’evento ogni anno.
Sono i risultati straordinari della ricerca condotta da StageUp - Sport & Leisure Business e Ipsos che collocano il Carnevale di Viareggio tra i maggiori e più conosciuti eventi a livello nazionale.
Dall’indagine sull’interesse e la partecipazione degli italiani ai principali eventi culturali e di spettacolo organizzati nel nostro Paese (26 sono stati testati nella ricerca), emerge che il Carnevale di Viareggio si posiziona al 3° posto per numerosità di pubblico interessato.
L’82,7% della popolazione italiana tra i 14 ed i 64 anni, oltre 32,4 milioni di persone, dichiara infatti di seguirlo con interesse. Anche la notorietà dell’evento è altissima, raggiungendo addirittura il 96,5% della popolazione: 37,9 milioni di persone dichiarano di conoscere l’evento.
A cura di Andrea Mazzi