A cura di Riccardo Molinari
In questi mesi, abbiamo ascoltato un'infinità di annunci, di roboanti promesse, di parole vane che puntualmente si scontrano con la dura realtà dei fatti che segna il fallimento tanto dell'impostazione autoritaria quanto dell'azione di Governo di Renzi. Pensiamo alle Province che si dovevano abolire ed in realtà si è abolito solo il diritto di voto, oppure della riforma del Senato di cui non si è mai più sentito parlare. Era stata annunciata anche una dura presa di posizione dell'Italia nei confronti dell'Unione Europea per permetterci, finalmente, di derogare all'assurdo parametro di rapporto deficit/Pil del 3% attuando delle politiche espansive di investimento che favorissero la ripresa dell'economia. Anche qui, solo parole, in quanto la legge di stabilità recentemente approvata fa proprie tutte le richieste di Bruxelles, da bravi scolaretti. Su quella che è poi la principale emergenza del nostro Paese oggi, cioè il lavoro, era stata presentata come soluzione salvifica il "Jobs Act", formula misteriosa per celare meglio l'assoluto vuoto della proposta che non contiene nessuna misura in grado di far ripartire davvero l'occupazione o di ridurre la precarietà dello stesso. Solo su una politica il Governo Renzi ha deciso di impegnarsi ed investire: quella dell'accoglienza agli immigrati. L'operazione "Mare Nostrum" infatti, che costa svariati miliardi di euro ai cittadini italiani, è un qualcosa che non esiste in nessun altro Paese del mondo. Ogni Paese del mondo ha una propria politica sull'immigrazione, regolamenta cioè i flussi, aprendo le frontiere solo per il numero di persone ed il tipo di professionalità che servono in qual momento in base alla situazione economica. In un Paese come l'Italia in cui un giovane su due non ha un lavoro serve davvero importare altri disperati senza alcuna prospettiva se non quella di essere schiavizzati, facendo concorrenza ai nostri cittadini che mai accetterebbero determinate condizioni di lavoro, o rinfoltire le fila della criminalità? In questi mesi spiegheremo ai cittadini che un'alternativa a tutto questo c'è. La Lega Nord propone la Flat Tax, un'aliquota unica al 20% per far ripartire l'economia, il blocco immediato di "Mare Nostrum" finchè non ci sarà lavoro per tutti gli italiani, una politica estera ed in sede Europea che faccia gli interessi del nostro Paese ridiscutendo gli assurdi vincoli a cui siamo sottoposti, riguadagnando così la nostra sovranità nazionale ormai ceduta e ridiscutendo soprattutto l'euro, che così com'è congeniato non permette alla nostra economia di ripartire. Senza dimenticare anche le riforme interne, come la realizzazione del vero federalismo fiscale ed istituzionale oltre alla cancellazione della legge Fornero.
A cura di Riccardo Molinari © Gente in Movimento - riproduzione riservata
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