Grazie al voto favorevole del Senato a inizio dicembre, il tanto discusso “Jobs Act” incassa il via libera definitivo e il Governo Renzi ottiene ancora una volta la fiducia in Parlamento. “L’Italia cambia davvero. Questa è la volta buona e noi andiamo avanti”, è il primo commento del Premier, che ha scommesso molto sulla riforma del lavoro, per ridare slancio all’occupazione nel nostro Paese. |
Dall’Esecutivo assicurano che i testi dei decreti sono in via di definizione e che saranno pronti per il prossimo 1° gennaio. “Si dovrà procedere speditamente ai decreti attuativi, partendo da quelli per l’introduzione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti che vogliamo rendere operativo da gennaio”, ha fatto sapere il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Poletti.
Sui contenuti, però, restano ancora molti nodi da sciogliere. Al momento è certo soltanto che i decreti legislativi emanati dal Governo avranno ad oggetto tutele crescenti e modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, riordino dei contratti di assunzione e superamento di molte forme precarie e atipiche, flessibilità delle mansioni, tutela della maternità, modifiche alla cassa integrazione, indennità in caso di licenziamento, sussidi di disoccupazione e nuovi ammortizzatori sociali.
Il prossimo numero conterrà un ampio approfondimento sul tema, per capire come cambierà il mercato del lavoro in Italia.