Cosa lo fa rimanere in quella situazione? Ovvio, una ragazza, Audrey, che ha scalfito il suo cuore in profondità con una frase: "Sei il mio migliore amico".
Un giorno però, il buon Ed sventa una rapina in banca, fermando uno dei rapinatori, diventando improvvisamente popolare all’interno del quartiere. Ma c’è un altro avvenimento oltre alla notorietà, inizia a ricevere criptici messaggi su delle carte da gioco, messaggi che lo portano verso delle avventure che condivide con Audrey e gli amici Marv e Ritchie. Le carte invitano Ed, attraverso enigmi, ad aiutare dei perfetti sconosciuti (se vogliamo un pò come faceva Ameliè Poulain).
Dove lo porteranno questa avventure? Riuscirà a scalfire il cuore di Audrey? Chi è il messaggero? Ahimè, con un po’ di sadismo lo ammetto, non posso rispondere a queste domande, dovrete immergervi nelle 384 pagine di Zusak. Posso però dirvi che se avete amato il precedente lavoro, questo vi piacerà ancora di più. Lo stile dello scrittore è sempre lo stesso, scorrevole, vivace con una punta di ironia, ti rapisce e ti “costringe” ad andare avanti con la lettura, divorando il libro in poche ore. Questo libro ha anche il grosso merito di far riflettere. Certo lo si può leggere come la semplice, fantastica, storia di Ed e delle sue avventure, oppure, se lo si lascia entrare dentro di sé, si può ascoltare Ed rivolgere le stesse domande a noi stessi: siamo soddisfatti della nostra vita? Il libro porta una messaggio positivo, quasi un augurio: non accettate passivamente la vostra vita, non accontentatevi di sopravvivere, ma iniziate a vivere! Certo è più coraggioso affrontare possibili delusioni, che rimanere in un’ovattata esistenza soffusa ma vuota e banale. Non resta che dare una possibilità a Markus Zusak e al mondo da lui creato, un mondo in cui è bello perdersi per qualche ora.
A cura di Federico Rosa