Tempo di rinascita turistica anche per le 5 Terre dopo lo ‘tsunami’ della pandemìa: nel 2022 i visitatori di questa suggestiva parte della Liguria hanno raggiunto cifra 2 milioni, una boccata d’aria dopo i 2 anni di emergenza covid che hanno limitato il turismo, di questa piccola parte del levante ligure che si riposiziona tra le 10 mete balneari più amate d’Italia. A cura di Margherita Brescia |
L’Italia è ricca di piccoli paradisi terrestri, ma cosa spinge un turista a scegliere il levante ligure piuttosto che altre regioni?
Questi 5 borghi sono una storia tutta da raccontare: le case colorate a strapiombo sul mar Mediterraneo sembrano uscite da un libro di favole, il contrasto tra il blu del mare e i colori delle abitazioni sembra un dipinto, ed in ogni paesino si trovano terrazzamenti, spiagge, scogli e fondali da esplorare, e non a caso sono tutelate come patrimonio mondiale dell’umanità. E sebbene questi paesini tra di loro siano architettonicamente simili, ognuno lascia un ricordo diverso. L’esperienza migliore che si può fare è dedicare qualche giorno per visitare tutte e cinque le località; è sconsigliato raggiungerle in auto, preferibile il treno diretto da La Spezia che offre la possibilità di scendere in uno dei cinque paesi.
Per muoversi tra l’una e l’altra, poi, ci sono due opzioni a seconda delle esigenze: treni regionali lungo la tratta La Spezia-Sestri levante, fruendo della “5terre card “ che offre la possibilità di fare viaggi illimitati sulla tratta oppure i bus navetta, con accesso a due sentieri a pagamento.
A chi invece piace camminare con viste mozzafiato viene consigliato il “Sentiero azzurro”, che si trova all’interno del parco nazionale delle 5 terre e collega Riomaggiore a Monterosso, con soste in ognuno degli altri 3 borghi. Si tratta del sentiero più famoso e apprezzato per gli amanti del trekking; non a caso per quest’ultimi è stata creata la “5 terre trekking card”, che dà la possibilità di percorrere i sentieri a pagamento gratuitamente e di accedere all’utilizzo illimitato delle navette bus.
Ci sono poi altre esperienze che rendono la visita alle 5 terre una vacanza versatile: oltre alle attività sportive ed all’outdoor, il turista può cimentarsi in esperienze culinarie, culturali o semplicemente rilassarsi al mare.
Per la gastronomia c’è ampia scelta in quanto la cucina delle 5 terre è legata alla tradizione del territorio; principalmente il pesce che è presente in ogni portata: fresco, solitamente a km0, e protagonista di ricette tipiche della regione Liguria.
Tra i piatti migliori che si possono degustare nei numerosi ristoranti della zona vanno menzionati le cozze ripiene, le acciughe (specialmente quelle di Monterosso) e le zuppe di pesce oppure, se si cerca qualcosa di più leggero, si può decidere di prendere un triangolo di focaccia ligure e gustarlo mentre si passeggia tra le vie dei borghi, oppure in spiaggia.
Grazie ai tanti orti e vigne sui terrazzamenti, a km0 le Cinque Terre sono ricche di tante varietà di verdure e vini: nella zona è presente una cooperativa agricola che ne produce principalmente due (Vino bianco DOC e lo “Sciacchetrà”).
Per chi ama la cultura e la storia, ogni borgo di questa zona ospita chiese e musei da visitare, e, con entrambe le card (trasporti e trekking) si beneficia di uno sconto sui musei civici di La Spezia, che è poi la città provincia del golfo dei poeti.
Infatti, la visita alle 5 terre solitamente è una tappa di un programma più ampio, che ha come protagonista il Golfo dei poeti, uno dei più belli d’Italia: una insenatura della costa del mar Ligure, che comprende i comuni di Portovenere, Lerici e La Spezia, dove vivere l’essenza della regione.
E nel Golfo dei Poeti (PortoVenere) arriva il mini openbus.
Ed è proprio da La Spezia che partirà da Marzo l’iniziativa turistica di “Iobus”, start up di mobilità turistica, del tutto italiana, che dopo aver promosso il turismo nella capitale ha deciso di portare i tours in openbus anche nel golfo dei poeti, siglando una partnership con SAT di Viaggi Capa
Il golfo è ampio da visitare, e durante l’alta stagione la folla di turisti riempie gli autobus Atac verso le perle del golfo, un servizio come io bus permetterà ad ogni turista di visitare tutti e 3 i comuni senza perdersi nulla e facendo una esperienza più gratificante. “Investimento importante che segue tutto il lavoro che stiamo facendo per valorizzare il nostro territorio a livello mondiale, abbiamo avuto risultati da record, ma noi siamo fatti per batterli, daremo una ulteriore opportunità a chi vuole apprezzare le nostre bellezze”, ha detto il sindaco Pierluigi Perrachini alla presentazione del progetto in piazza Europa.
“La Spezia è una delle poche città non metropoli che hanno questo sevizio” sottolinea la vicesindaco don delega al turismo, Maria Grazia Frijia.
L’iniziativa prevede due open bus, e due linee, che, partendo da La spezia permetteranno la visita di Lerici e Portovenere, godendosi anche il viaggio grazie a dei percorsi caratterizzati da panorami mozzafiato che permetteranno al turista di avere una visione ampia sul golfo, sui suoi paesaggi e su vari punti di interesse come il Castello di Lerici e di Portovenere.
Ogni bus avrà il massimo confort, audioguide in varie lingue per godersi al meglio il viaggio e renderlo più coinvolgente. e applicazione per i clienti per offrire loro supporto.
Ogni mezzo andrà a Metano, quindi a basso impatto ambientale.
Luca Lorenzini, titolare della Sat di viaggi Capa, si dice entusiasta del progetto: “Noi come Viaggi Capa è tanto che lavoriamo col settore crociere, ma ora l’obbiettivo è anche far fermare i turisti nel golfo e far scoprire la città e i paesi limitrofi”.
L’obiettivo di La Spezia è quindi investire il più possibile nel settore turistico, valorizzare il territorio e farlo conoscere a turisti italiani e stranieri, il fatto che come seconda città su cui investire dopo una metropoli come Roma, sia La Spezia è un chiaro segno che gli investitori credono nello viluppo della città.
Riguardo la particolare scelta di puntare su due realtà totalmente diverse il presidente di Io Bus Giuseppe Cilia spiega: “Siamo pienamente soddisfatti dei risultati raggiunti nella capitale, e abbiamo scelto una realtà come La Spezia perché vorremmo portare il servizio in città dove non è già presente, per arricchire l’offerta turistica di più posti italiani.”