In tale ottica si deve leggere la lungimirante iniziativa intrapresa dall’Istituto Nazionale Revisori Legali (INRL) che nel corso del recente congresso italo-europeo svoltosi a Jesolo, con la partecipazione di centinaia di delegati e iscritti all’istituto, ha promosso una riunione preliminare per la costituzione di un comitato interno per la internazionalizzazione, ospitando eminenti personalità del mondo istituzionale, professionale e imprenditoriale.
In un successivo incontro operativo presso la sede di Roma dell’Inrl, il comitato presieduto dal Presidente dell’Istituto, Virgilio Baresi, ha gettato le basi per una tempestiva operatività dell’organismo.
Un costruttivo confronto tra i numerosi aderenti all’organismo per fissare gli adempimenti necessari, a partire dalla individuazione della forma giuridica più idonea, per l’accreditamento al MISE ed al ministero degli Affari Esteri.
Il successo dell’iniziativa dell’Inrl è certificato da numerose adesioni fino ad oggi raccolte, anche da parte di organismi professionali. A tal proposito il comitato intende avviare la costituzione di un consiglio direttivo.
“E’ la prima volta in Italia ed in Europa”, sottolinea il Presidente Virgilio Baresi, “che un organismo professionale si fa promotore di una iniziativa volta a sostenere le piccole e medie imprese del paese nel difficile processo di internazionalizzazione che in taluni settori è condizione primaria per rimanere sul mercato, oggi più di ieri che la concorrenza globalizzata impone un cambio di marcia a tutte le imprese”.
Ecco perché tra le priorità all’ordine del giorno vi sono quelle di articolare un piano di lavoro per poter attivare una adeguata metodologìa di lavoro. Intanto è stato annunciato il nome del comitato, ‘Inrl nel mondo’ e comunicato l’indirizzo di posta elettronica, [email protected] che vuole essere un primo riferimento a disposizione degli iscritti.
La segretaria del comitato è stata affidata ad Anna Marchi. E riguardo poi alle possibili ipotesi operative, ha preso forma la proposta di costituire una società di servizi in grado di assicurare un valido interlocutore per tutti quei revisori iscritti che affiancano le piccole e media imprese intenzionate ad espandere la propria attività commerciale all’estero, avvalendosi di una rete già in grado di coinvolgere oltre 90 paesi nel mondo.
In particolare la ricercatrice Dora Costantini, da tempo al fianco dell’Inrl nelle relazioni istituzionali, oltre ad esprimere il personale compiacimento per l’innovativa iniziativa promossa dall’istituto, ha evidenziato come uno dei primi passi da compiere a breve è la presentazione delle ‘credenziali’ dell’organismo, oltreché alle Regioni, alle camere di commercio ed alle ambasciate, predisponendo poi un apposito piano
di lavoro per relazionarsi con le imprese.
Da qui il proponimento di una serie di workshop di presentazioni e seminari sul territorio. Così come Giovanni Diotallevi, personaggio di alto profilo con un trascorso professionale tra le più alte dimensioni di Banca d’Italia, ha suggerito di creare una ‘intelligence’ per monitorare con dati attendibili
tutti i mercati d’interesse ed individuare i referenti realmente interessati ad allacciare relazioni commerciali con le piccole e medie imprese italiane.
Mentre il vicesegretario generale dell’ISMAA (Istituto per lo Sviluppo del Mediterraneo, Africa e Asia), Vincenzo Valenti ha fornito un quadro esaustivo di alcuni paesi esteri dove poter cogliere numerose opportunità per le PMI italiane, a partire dall’Egitto, per seguire poi con l’emirato di Dubai, la Turchia e la Cina, evidenziando la necessità di creare un circuito virtuoso dal produttore al distributore, nel quale professionisti come i revisori legali devono porsi come interlocutori attendibili.
Tra i compiti di questi professionisti c’è anche la attenta ricerca dei possibili finanziamenti dall’Europa,
dallo Stato e dalle Regioni e progettare gruppi d’impresa perché ‘fare rete’ all’estero rappresenta sicuramente un punto di forza nella complessa e variegata internazionalizzazione che deve tener conto delle peculiarità di ciascun paese estero, delle sue esigenze e delle differenti domande di know-how.
A cura di Andrea Lovelock.